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Torino, Cairo: “Penso a Mazzarri dal 2007. 160 milioni per Coutinho? Forse con Belotti mi sono tenuto basso…”

Urbano Cairo

Le dichiarazioni del presidente del Torino, Urbano Cairo: "Belotti ha tantissima voglia e credo che con Mazzarri possa tornare a rendere al meglio"

Mediagol7

"Mihajlovic è un buon allenatore, ha fatto cose importanti, specialmente alla Sampdoria. Con noi ha vissuto un anno e mezzo, partito bene, finito malino. Abbiamo fatto una campagna acquisti importante, ma c’è stata poca continuità e pochi punti. C’è stima per la persona e l’allenatore e avrà occasione di dimostrarlo, con noi lo ha dimostrato in parte. Le cose sono andate meno bene di quanto ci aspettavamo a inizio campionato".

Parola di Urbano Cairo. Diversi sono i temi trattati dal presidente del Torino, intervenuto ai microfoni di 'Radio Anch'io Lo Sport': dalla scelta da parte della società piemontese di affidare la guida tecnica della squadra all'ex tecnico di Napoli e Inter, Walter Mazzarri, al futuro di Andrea Belotti, protagonista di un avvio di stagione tutt'altro che positivo e attualmente fermo ai box a causa di un infortunio, l'ennesimo, al ginocchio destro.

"Mazzarri? Io ho pensato a lui nel 2007 quando lo incontrai personalmente. Era già impegnato con la Sampdoria e dunque non venne. Ha fatto cose bellissime e mi è rimasta la voglia di prenderlo. In questo caso, era libero, e dunque è arrivato l’accordo. E’ un allenatore che ho sempre stimato molto per la sua determinazione - ha dichiarato il patron -, per il lavoro meticoloso sui giocatori e per la qualità del gioco. Per noi è importante lanciare giovani e migliorare giocatori già presenti. Cosa mi ha colpito di lui? Ho rivisto il Mazzarri che vedevo in tv, ho visto un uomo totalmente focalizzato e concentrato in partita ma anche in allenamento. L’ho visto molto attento a ogni singolo dettaglio e ai vari calciatori. I dettagli sono fondamentali e vanno curati in modo maniacale e in lui ho visto questo. Mazzarri e gli arbitri? Non vuole essere polemico con gli arbitri e vuole essere molto propositivo e positivo".

OBIETTIVO EUROPA -"L’obiettivo che avevamo per il biennio era questo. Però ora più che guardare all’obiettivo finale dobbiamo pensare di fare più punti possibili. Non ci ha portato fortuna parlare di Europa fino a questo momento. Mazzarri è molto ambizioso e in testa tutti abbiamo un obiettivo, ma diciamolo meno e facciamo di tutto per ottenere più punti possibili anche per i nostri tifosi che sono straordinari".

SU BELOTTI... - "Pentito della non cessione di Belotti? No, sono contento di averlo tenuto perché era una specie di patto fatto anche con i nostri tifosi. Era un impegno preso che andava rispettato. Dopo di che, ha avuto un po’ di sfortuna, ma spero che lui possa tornare a fare ciò che faceva lo scorso anno. Ha tantissima voglia e credo che con Mazzarri, allenatore molto attento con gli attaccanti, possa tornare a rendere al meglio. Ha fatto segnare un po’ tutti e l’unione con Mazzarri gli porterà sicuramente bene - ha proseguito -. Prezzi esagerati per gli italiani? E’ il mercato che fa i prezzi. Io porto una clausola rescissoria a 100 milioni per far sì che in quel caso decida il calciatore. Se Coutinho viene venduto a 160 milioni, allora forse, se Belotti torna a fare ciò che ci ha abituato, mi sono tenuto basso. Niang? Potrà rilanciarsi molto perché aveva già fatto bene con Mihajlovic in alcuni sprazzi e poi contro il Bologna abbiamo visto un’ulteriore crescita. Okaka? Non è una trattativa avviata, assolutamente no. La nostra prima punta è Belotti e Niang può essere un’alternativa. Quando hai già un titolare e un’alternativa, non penso di prendere un giocatore importante come lui per farlo giocare pochi minuti. Ne parlerò bene con Petrachi e con il mister che sarà coinvolto nella campagna acquisti una volta che avrà valutato bene la rosa. Il mercato estero è frustrante per l’Italia? No, sono ottimista. In Italia la Juventus fattura sette volte rispetto a noi, quindi sappiamo che dobbiamo aguzzare l’ingegno per essere competitivi in A e in Europa. Con 450 milioni di euro in più, come il caso dei bianconeri nei nostri confronti, i vantaggi sono straordinari. Adesso noi dobbiamo pensare di fare le cose meglio perché nel 2012 eravamo il secondo ‘calcio’ in Europa per diritti tv. Ci hanno superato la Liga e la Bundesliga. Adesso deve diventare il calcio di manager bravi e capaci che hanno delle visioni lungimiranti e che possano migliorare il nostro movimento calcistico".

VAR E SOSTA -"Sono assolutamente favorevole, ci possono essere degli errori nelle applicazione e il responsabile starà già pensando come migliorare il suo utilizzo. Non ho lamentele da fare, non mi interessa degli episodi contrari che abbiamo avuto con la Juventus e in altre occasioni, perché penso che questo sia uno strumento da utilizzare. Quando passammo dal calesse all’auto, ci furono degli incidenti, ma nessuno si è sognato di andare avanti col progresso. La lunga sosta? Io sono un fautore dei turni durante le feste, ma la lunga sosta non l’ho voluta. Io sono uno che lavora abbastanza, però il discorso è che prima di questo cambiamento, la sosta c’è sempre stata. Non è una novità. O si decide che è sbagliato dare la sosta in generale, e allora si propone e si condivide con l’AIC, ma non è che c’è una novità perché i giorni di riposo si davano anche prima. La novità che io ho cercato di far introdurre è quello di giocare a Natale e Capodanno perché la gente ha risposto molto bene, con il 10% di incremento delle presenze che è solo l’inizio. Tommasi? Penso bene di lui. E’ una persona molto seria e per bene. Non conosco il suo programma e aspetto di poterlo valutare con gli altri candidati. L’elezione del 10 gennaio? Non so se hanno fatto passi avanti, non mi pare. Secondo me non abbiamo fatto i passi avanti necessari per eleggere il presidente il 10, speriamo di farcela per il 29", ha concluso Cairo.

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