"Belotti? In certe movenze mi ricorda Graziani. In altre, Vieri. Ma ha pure qualcosa di Chinaglia. Detto questo, l'importante è che rimanga Belotti".
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Prandelli elogia Belotti: “Mi ricorda Graziani, Vieri e Chinaglia. È destinato ad un top-club. Quando giocava nel Palermo…”
Le dichiarazioni dell'ex commissario tecnico azzurro: "Convocai anche Belotti durante la mia gestione. Ma era infortunato e non poté venire".
Lo ha detto Cesare Prandelli, intervistato da 'Tuttosport'. L'ex commissario tecnico della Nazionale italiana ha speso parole al miele per Andrea Belotti, autore fin qui di cinque reti in questa stagione con la maglia del Torino.
"Convocai anche Belotti durante la mia gestione. Ma era infortunato e non poté venire. Giocava nel Palermo, ma lo seguivo già dai tempi dell’Albinoleffe. Era davvero giovanissimo, però si stava mettendo in luce - ha dichiarato il mister originario di Orzinuovi -. Sta migliorando in tutto. Crea spazi, si sbatte, recupera palloni, detta l’assist, segna a ripetizione in ogni modo. Di testa, di piede. Destro, sinistro. Ha una generosità eccezionale, superiore alla media. E quando un bomber così bravo sotto porta è anche così generoso, sa far innamorare tutti immediatamente. È un trascinatore. E poi è umile, un gran lavoratore".
Il Gallo in Nazionale -"Belotti può diventare il centravanti per eccellenza dell’Italia per tanti anni. Ventura lo conosce bene, lo ha lanciato in granata, ora farà la stessa cosa in azzurro. Io gli auguro di restare al Toro, perfino di vincere lo scudetto in granata. Ma è chiaro che un talento come lui appare destinato a raggiungere una squadra al top in Europa, non solo in Italia. L'importante è che continui a lavorare con umiltà. E quindi a migliorare", ha concluso Prandelli.
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