"C’e crisi e crisi. Quella del Torino è la peggiore, perché inaspettata, in una stagione che avrebbe dovuto offrire gioie ai tifosi e una classifica migliore dell’anno precedente, alla luce di una campagna acquisiti estiva mai così spendacciona nell’era Cairo. [...] dalla sconfitta con i biancorossi è iniziato il crollo. Il Toro si è afflosciato, come un pallone bucato ha perso forza con il passare delle domeniche e l’anno nuovo è iniziato peggio di come si era concluso il 2015, un Toro immobile nonostante l’arrivo di Ciro. E’ finita la libidine". Questa l'analisi dell'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' in merito al momento tutt'altro che positivo in casa Torino. Gli uomini di Giampiero Ventura, reduci dalla sconfitta casalinga contro il Chievo Verona, domenica pomeriggio affronteranno il Palermo tra le mura del Renzo Barbera. "Nella settimana che doveva rappresentare la svolta, contro avversari abbordabili (Verona, Sampdoria e Chievo), i granata hanno mostrato i propri limiti: gioco prevedibile e sotto ritmo, giocatori sempre meno convinti sul modulo e sui compiti impartiti dal mister - si legge -. Quarta sconfitta in casa, una vittoria nelle ultime dieci gare, cinque punti in meno rispetto allo scorso campionato, -8 rispetto all’epoca Cerci-Immobile la dicono lunga sul calvario granata. Che non è cambiato con il ritorno di Ciro, nonostante gli assist per i gol di Belotti. [...] Non è un problema di qualità visti i nomi in rosa, tante promesse azzurre, ex Under 21 e potenziali nazionali. Personalità, atteggiamento sbagliato? Forse. Ora serve una scossa, e non solo di risultati, più volte il Toro dopo una buona prova non è riuscito a ripetersi".
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Gazzetta: “Torino, adesso serve una scossa. Tutti i limiti di una squadra in crisi di risultati”
Riflettori puntati sui prossimi avversari dei rosanero.
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