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Delio Rossi elogia Belotti: “Lo volevo all’Atalanta. Ljajic? E’ ancora incostante”

Delio Rossi elogia Belotti: “Lo volevo all’Atalanta. Ljajic? E’ ancora incostante”

L'intervista all'ex tecnico del Palermo, Delio Rossi: "Allenare il Torino? Sì, ma non vorrei che sorgessero equivoci".

Mediagol7

Diciassette gol in ventidue presenze stagionali con la maglia granata, per un totale di 1.901 minuti giocati. E un magic moment che si protrae da diversi mesi.

Andrea Belotti è certamente l'uomo copertina del Toro di Sinisa Mihajlovic. Intervistato ai microfoni di 'Tuttosport' in vista di Fiorentina-Torino, l'ex tecnico del Palermo, Delio Rossi ha speso parole al miele per l'attaccante di Calcinate. "Lo volevo all'Atalanta, lui era nell'Albino in C: ma la società mi disse che la richiesta di 1,5 milioni era troppo alta. Quindi figuratevi quanto lo stimo! E da quanti anni! Adesso Belotti deve ascoltare solo il cuore: lo stipendio viene dopo. Se si sente gratificato e realizzato nel Toro, non vada via: avrebbe solo da perderci - le sue parole -. Bernardeschi e Chiesa? Bernardeschi è cresciuto in maniera esponenziale. E’ diventato un giocatore importante. Ora deve salire un altro gradino e divenire anche un trascinatore che guida gli altri e si assume le responsabilità nei momenti decisivi. Chiesa e Barreca hanno meno esperienza e sono più in basso, in questa scala ideale. Barreca è uno dei migliori terzini sinistri d’Italia".

LJAJIC -"Quella è una storia chiusa da tanti anni e non influenza in nessun modo il mio giudizio sul giocatore. Precisato questo, dico che mi pare molto maturato. Ai miei tempi era molto giovane. Era arrivato a Firenze a 19 anni con l’etichetta del fenomeno, e questo non lo ha aiutato, visto il carattere. Ma lo trovo ancora incostante: fa vedere solo a sprazzi la sua grande qualità. E’ l’ulteriore step che deve salire. Irritante? Fa parte del suo carattere. Non lo fa apposta. Ma lo conosco, è il primo che ci sta male. Giocatori con il loro talento e il loro carattere, se sono in giornata ti fanno vincere, se no diventano irritanti, è vero".

FUTURO -"Nazionali africane? Qualcosa in ballo c’è. Vedremo. Dopo la fine del rapporto con il Bologna, ho ricevuto varie proposte in Italia e all’estero. Ho avuto anche dei contatti per una Nazionale asiatica. Non ho problemi a spostarmi, nel caso. L’importante è poter credere in un progetto. Mi laureai con 110 e lode in educazione fisica, avrei potuto insegnare, ma allenare è sempre stata e sarà sempre la mia vita. Allenare il Torino? Sì, ma non vorrei che sorgessero equivoci. Il Toro ha Mihajlovic che è un bravo allenatore, cui auguro ogni bene e tanti anni in granata", ha concluso.

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