"Dopo l'eliminazione come può risalire il calcio italiano? Restando tutti uniti, Federazione, staff tecnico, giocatori: è sempre stata questa la grande forza dell'Italia".
torino
Belotti, il canto del Gallo: “Tutto sul mio futuro e la clausola. Sheva mi ha fatto un regalo. Ventura? Non dimenticherò mai le sue parole dopo Italia-Svezia”
Le dichiarazioni dell'attaccante del Torino, Andrea Belotti: "Sono concentrato sull'obiettivo Europa League. Il gol tornerà, non è un'ossessione"
Parola di Andrea Belotti. E' un momento tutt'altro che positivo per l’attaccante del Torino e della Nazionale italiana. Il centravanti originario di Calcinate, uomo copertina della squadra allenata da Sinisa Mihajlovic, non è ancora riuscito a sbloccarsi. L'ultima rete siglata dall'ex Palermo risale al 20 settembre scorso. Da quel momento, il Gallo non ha cantato più: prima, l'infortunio che lo ha costretto ai box per circa un mese, poi il rigore sbagliato contro il Chievo Verona.
Diversi sono i temi trattati da Belotti, intervistato dal 'Corriere della Sera': dal suo rapporto con il tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic, alla prossima sfida contro il Milan di Vincenzo Montella. Ma non solo.
"Ancelotti o Ranieri sulla panchina dell'Italia? Ma Ranieri non allena in Francia? Io non faccio nomi, non spetta a me. Ripeto solo che l'unità è sempre stata la nostra forza. Cosa mi ha detto Ventura alla fine dell'ultima gara? Parole che non intendo divulgare, ma non dimentico. Importanti e piene di sensibilità - ha dichiarato Belotti -. Tutti eravamo tristissimi, gli italiani lo erano. Io ho scaricato l'amarezza subito, ho visto altri piangere negli spogliatoi, altri ancora lo avranno fatto una volta tornati a casa. Cosa ho pensato quando ho visto le lacrime di Buffon? Quello che, immagino, hanno pensato in molti: per Gigi l'eliminazione significava non poter giocare un altro Mondiale. A giugno per chi tiferò? Guarderò il Mondiale in Russia, ma non tiferò per nessuno, sono italiano".
TORINO -"Sono concentrato, come tutti i miei compagni, sull'obiettivo che vogliamo raggiungere con il Torino. La qualificazione alla prossima Europa League. Quando giocherò la Champions? Guardate il campionato che ha fatto un anno fa l'Atalanta: fino a un certo momento sembrava fosse destinata a giocare la Champions. Ora con il Toro lavoriamo tutti per conquistare subito un posto in Europa League. Poi, nel tempo, magari arriverà anche qualcosa di più. Io mi nutro di sogni, non mi accontento. Con Mihajlovic ho un rapporto straordinario, è il primo che crede in noi e ci trasmette ogni giorno questa fiducia".
CLAUSOLA -"Se la mia clausola di 100 milioni è diventata un peso eccessivo? Confermo quello che ho già detto quando il Torino l'ha inserita nel mio contratto: non c'è nessuna pressione in più. Io sono rimasto fermo un mese per infortunio e comunque il gol tornerà. Ripeto: non è un'ossessione. Il mio gol più bello col Toro? Quello contro il Sassuolo quest'anno. E fino a oggi è quello che mi piace di più. Le partite le riguardo tutte, il calcio è la mia passione. Le rivedo anche quando non segno? Quelle le guardo con maggiore attenzione per capire quali errori ho commesso. Se dopo l'errore dal dischetto contro il Chievo tornerò a calciare i rigori? Ho mai detto di voler smettere?".
VS MILAN -"Credo che sarà dura, quando giochi a San Siro lo è sempre. E sappiamo che il Milan ha acquistato anche quest'anno giocatori importanti. E quando ci sono tanti nuovi arrivi l'allenatore ha bisogno di tempo per far crescere il gioco della squadra. Mi fa piacere che Leonardo abbia lasciato libero suo figlio di tifare per chi gli pare, ha dimostrato di essere un uomo intelligente, credo che il suo sia un grande insegnamento. Shevchenko? Non l'ho ancora incontrato. Per il mio ultimo compleanno, però, mi hanno regalato un suo video-messaggio d'auguri: è stata una sorpresa meravigliosa. Se un giorno mi venisse a vedere? Sarebbe un altro bel regalo", ha concluso il Gallo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA