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Ranieri: “Palermo bravo a farci girare a vuoto. Non possiamo staccare la spina”

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Il Cagliari di Ranieri batte il Palermo di Corini e può continuare a credere nel quarto posto in classifica. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal tecnico rossoblù in conferenza stampa.

"Era ora che vincessimo contro una squadra tra le prime otto", così Claudio Ranieri intervenuto in conferenza stampa a margine della vittoria ottenuta contro il Palermo di Eugenio Corini. Tre punti pesanti che alimentano la speranza quarto posto dei rossoblù a novanta minuti dal termine della regular season.  "Sapevamo che il Palermo fosse molto bravo nel far girare a vuoto gli avversari, abbiamo cercato di controbattere alternando le giocate. Peccato non aver fatto gol nelle prime due occasioni iniziali. Ma con i ‘se’ e i ‘ma’ non si va da nessuna parte. Non possiamo staccare la spina, dobbiamo andare a Cosenza giocando al massimo delle nostre possibilità, poi guarderemo le altre gare. Rispetteremo l'avversario e andremo a fare il nostro lavoro", dichiara l'allenatore con un passato con la maglia rosanero.

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Ranieri prosegue: "Playoff? Avrei evitato tutte le squadre, ma qualcuna ci capiterà e mi auguro di fare quattro partite. La gara secca è difficile, andata e ritorno puoi fare qualcosa in più. Oggi abbiamo sbagliato tanti passaggi, a me non interessa. L'importante è che mentalmente stiano sul pezzo. Il Palermo occupa tutta la metà campo nel palleggio, abbiamo creato problemi al Perugia ma non al Palermo".

"Prelec? Sta attraversando un buon momento e doveva giocare titolare. Pavoletti non mi aspettavo che facesse una gara così, sempre a disposizione di Mancosu e Lapadula. Zappa e Di Pardo? Avevo paura del secondo giallo, così come Dossena con Obert. Makoumbou è un giocatore imprescindibile, un punto di riferimento importante. Vorrei che giocasse sempre in verticale e con due tocchi, sono contentissimo di quanti palloni recupera, non è Kantè ma sono tranquillo.

La forza del Cagliari è riuscire a cambiare alcuni giocatori e non sentirne la mancanza. I ragazzi si allenano tutti con grande dedizione e sono tutti nelle mie grazie: però sono pagato per fare delle scelte", conclude l'allenatore del Cagliari.