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Caos Serie B, situazione Lecco: Di Nunno pronto al ricorso, il Brescia attende

Lecco
Non accenna a concludersi il caos intorno alla definizione delle partecipanti alla prossima Serie B: il Lecco non molla, il Brescia spera
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Situazione spinosa in Serie B, a poco meno di un mese dall'inizio ufficiale del torneo fissato per il 19 agosto. Mancano ancora due squadre all'appello, nonostante l'annuncio dei nuovi calendari 2023/24. Lo scorso Consiglio Federale ha rigettato il ricorso del Lecco, facendo riferimento alle scadenze perentorie non rispettate dal club del patron Di Nunno.

In particolare, i giudici della "Sezione controversie di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche" hanno deliberato che: "non sembra rinvenibile nell’ordinamento alcuna indicazione che induca a ritenere plausibile un’interpretazione che ne prospetti una deroga in caso di inosservanza". Tale motivazione però ha sollevato non poche polemiche in casa Lecco. I nerazzurri hanno raggiunto la promozione in Serie B solo il 18 giugno, superando il Foggia nel doppio confronto finale. La scadenza per la consegna del necessario per l'iscrizione in cadetteria era fissata invece per la mezzanotte del 20 giugno, praticamente 48 ore più tardi. Proprio su tale ragione si fonda il ricorso presentato dai lombardi.

La FIGC, nella sua linea di difesa, aveva puntato però sul concetto dell' impossibilità per il club di Di Nunno di rispettare le scadenze, diversamente dalla questione della perentorietà delle scadenze. L’avvocato Figc Giancarlo Viglione, nella sua requisitoria, aveva infatti detto: «Questa è una situazione particolare che non fa venire meno la perentorietà, ma il nuovo calendario deciso il 27 aprile dalla Lega Pro aveva reso impossibile l’adempimento". La finale playoff era prevista infatti per giorno 11 giugno, salvo poi slittare di una settimana.

In particolare, il termine ultimo per la presentazione dei requisiti strutturali, problema di fondo del Lecco, era fissato per il 15 giugno (con proroga fino al 20). Ufficialmente re giorni prima della finale playoff. Ciò è dovuto al fatto che il calendario delle suddette scadenze è stato stilato prima dello slittamento del torneo. Durante il processo il giudice Tammaro Maiello aveva anche chiesto a Viglione perché la Figc, non avesse prorogato i termini di iscrizione, in virtù della modifiche del calendario. La risposta è stata decisamente netta: "La Figc ha sbagliato: quando la Lega ha modificato le date si doveva cambiare anche la scadenza per la licenza nazionale della vincitrice dei playoff. Tra l’altro il Lecco aveva presentato istanza di proroga, senza risposta. L’errore commesso non può abbattersi sul Lecco, laddove i nove giorni previsti a inizio stagione erano stati rispettati".

Al momento il Lecco è fuori sia dalla Serie B che dalla Serie C, ma la serie di processi e ricorsi si protrarrà presumibilmente fino al Consiglio Di Stato del 29 agosto. Difficile che la situazione si risola nel prossimo Consiglio Federale, in programma per il 24 luglio. In tale sede verrà solamente definita graduatoria di riammesse e ripescate nel caso in cui la Serie B non arrivi a 20 squadre. Il Brescia è in pole tra le papabili per il ripescaggio, seguita dal Perugia. Lecco e Reggina, l'altra esclusa momentaneamente, attendono però il giudizio del TAR, che si riunirà il 2 agosto. All'orizzonte si prospetta quindi un mese di fuoco, con la probabile partenza dei campionati per settembre.

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