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Ventura: “La Juventus ha grandi qualità ma non è la favorita assoluta, il Napoli gioca un calcio vero. L’Inter…”

Mediagol40

L'ex tecnico della Nazionale italiana analizza il campionato di Serie A: "La rosa della Juventus è la più forte di sempre, ma il Napoli..."

Parla Gian Piero Ventura.

L'ex commissario tecnico della Nazionale italiana, intervenuto ai microfoni di Pressing, ha analizzato il campionato di Serie A, soffermandosi in particolare sulle big.

Di seguito, le sue dichiarazioni.

Sull'Inter: "Ha vinto una gara non facile perché ha incontrato la miglior Spal della stagione. Andare a vincere su quel campo e dopo aver subito il pareggio è stato un grande segnale. Credo che abbia ancora ampi margini di miglioramento ma la prima mezz’ora è stata da squadra importante".

Sulla Juventus: "Ha grinta e sacrifico abbinati a qualità assolute, perché senza qualità non si vince. Il primo tempo con l’Udinese è stato quasi imbarazzante, per la differenza tra le due squadre. E’ vero che la Juve è partita con il diritto e il dovere di essere la favorita assoluta ma penso che questo campionato sia diverso rispetto a quello dello scorso anno. Non so se sia la Juventus più forte di sempre ma è sicuramente la rosa della Juve più forte di sempre. Su questo non c’è il minimo dubbio: se guardiamo la panchina della Juventus ci sono almeno sette giocatori che sarebbero potenziali titolari nelle altre migliori squadre della Serie A".

Sul Napoli: "Gioca un calcio vero, era una squadra piacevolissima da vedere con Sarri e lo è anche ora con Ancelotti che sta coinvolgendo tutti e sta facendo felice De Laurentiis. Il problema sono i sei punti di distacco dalla Juve che per me sono già troppi. Quando ero a Napoli mancava tutto, non c’erano neanche i campi, ci allenavamo nelle aiuole. Se in pochi anni passi dalla Serie C alla Champions e crei una mentalità bisogna fare i complimenti a De Laurentiis. Io poi sono barese di adozione e ora che ha preso il Bari spero possa fare lo stesso. Il nuovo ruolo di Insigne è una grande intuizioni di Ancelotti. Ma quando io ero in Nazionale i problemi erano altri, chi pensava che il problema fosse se giocava oppure no Insigne era fuori strada".

Su Chiesa e Immobile: "Federico con noi aveva fatto gli stage. Sta crescendo mese dopo mese, il Chiesa dello scorso anno era al 50% di questo. Ha una crescita continua, è un talento e ben venga anche lui. Immobile ha avuto una partenza non buonissima però si sta riprendendo. Da quando è stato capocannoniere al Torino ha continuato a mantenere ritmi altissimi a livello di gol. Parliamo di un giocatore che si sta confermando e Mi auguro per il bene di Mancini che si confermi anche in nazionale perché ne ha bisogno".

Su Balotelli e Allan: "Per quanto riguarda Mario c’era il tentativo di volerlo recuperare. Sono andato a parlarci e gli ho detto queste cose. Ma questo è successo prima della sfida contro la Spagna. L’Allan di quest’anno, invece, è completamente diverso da quello degli scorsi anni: ora è un giocatore maturo, consapevole e determinante nel suo ruolo. Se fosse possibile sarebbe un grande colpo per la Nazionale".