Dare la parola fine al dominio della Juventus, che dura ormai da ben sette anni.
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Serie A, la scommessa di Guidolin: “Ecco chi può insidiare la Juventus…”
L'ex tecnico dell'Udinese ha parlato della prossima stagione di Serie A e della sua voglia di tornare ad allenare
Sarà questo l'obiettivo principale delle big italiane in vista della prossima stagione di Serie A, un compito che sembra ancora più arduo visto l'approdo a Torino di Cristiano Ronaldo. A parlare delle possibili avversarie in campionato dei bianconeri, è intervenuto Francesco Guidolin, nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: "In Italia la Juventus è davanti a tutti da anni e oggi con Ronaldo si è messa alla pari dei top club d’Europa, ma il calcio rimane uno sport ad alta imprevedibilità. In Serie A la Juve dovrà dimostrare l’enorme superiorità una volta di più sul campo. Ha acquistato il miglior giocatore al mondo, la logica dice vittoria assicurata, però non è mai detta l’ultima parola. Chi può insidiarla? L’Inter, a patto che la squadra segua Spalletti. L’Inter partiva da un ottimo livello e si è migliorata con De Vrij e Nainggolan. In più ha preso Asamoah, un giocatore che vorrei ovunque. Con me giocava mezzala e copriva le incursioni di Armero, l’esterno sinistro che non tornava. Asamoah alla Juve è traslocato in fascia: sa fare tutto, è un acquisto importante. Ancelotti farà bene a Napoli, la Roma non poteva rinunciare ai soldi per Alisson ma la vedo attrezzata. Il Milan? È in costruzione, con Higuain farebbe un grosso salto".
In seguito, ha espresso il suo desiderio di tornare a sedersi sulla panchina di un club, dopo quasi tre anni di inattività: "Ho voglia di rimettermi in pista. Per dire, mi sarebbe piaciuto allenare la Polonia, perché ho sempre ammirato il calcio polacco. Ho 62 anni, mi sento giovane più che mai. Mi piacerebbe fare qualcosa che non ho mai fatto, per esempio il c.t. di una nazionale. Non è vero, come mi capita di sentire in giro, che non desidero più allenare, anzi. In questi mesi ho ricevuto diverse proposte e le ho declinate non per altezzosità, ma perché cerco un progetto serio".
Infine, un suo pensiero in merito alla nuova Italia del c.t. Roberto Mancini: "Sono ottimista, Mancini è un bravo condottiero. Dobbiamo ripartire dal basso, con umiltà. Abbiamo ragazzi interessanti: Caldara,Rugani, Pellegrini, Politano. Ci manca la stella, non produciamo più fuoriclasse. Perché? Non lo so, sarà un momento così".
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