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conferenza stampa

Empoli, Nicola: “Vietato fare calcoli. Atalanta? Sfrutteremo i pochi punti deboli”

Empoli Nicola
Le parole del tecnico dell'Empoli, Davide Nicola, alla vigilia della sfida esterna contro l'Atalanta.
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Archiviato il successo al Castellani contro il Napoli, l'Empoli si appresta a sfidare in trasferta l'Atalanta, reduce dalla vittoria per 4-1 contro la Fiorentina nella semifinale di Coppa Italia. Una partita fondamentale per gli azzurri, in attesa dello scontro salvezza contro il Frosinone in programma il 5 maggio. Impegno presentato nella consueta conferenza della vigilia dal tecnico della compagine toscana, Davide Nicola, intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti.

"La settimana è stata su di noi, sulle nostre capacità e in funzione dell'avversario. L'Atalanta ha grande qualità e fisicità, ha fatto più di 380 gol in cinque anni ed è molto temibile. Abbiamo cercato quei pochi punti deboli che potrebbero avere. Il concetto difensivo per noi è di squadra, non alleniamo solo la difesa perché l'aspetto difensivo comincia dalla prima linea di pressione che è quella degli attaccanti. Lavoriamo nel globale per poi stimolare individualmente. Non ci siamo concentrati esclusivamente sulla parte difensiva, ma abbiamo cercato di aumentare l'aggressività e di avere il gusto del recupero-palla immediata. A volte ci riesce meglio, a volte meno, e su questo insistiamo. Così come insistiamo sulla parte offensiva, perché quando recuperi palla devi essere in grado di creare dei presupposti. Su questo si lavora quotidianamente, la perfezione non arriverà mai ma la capacità di ripetere comportamenti sono i presupposti per rendere meglio di squadra e individualmente".

Sull'Atalanta: "L'identità che sono riusciti a seminare, senza accontentarsi ed essendo sempre positivi. Hanno una rosa talmente vasta che possono cambiare diversi giocatori. Hanno una grande coordinazione tra di loro, l'Atalanta è diventata un punto di riferimento per chi ama il calcio. A me piace concentrarmi sulla mia squadra e sulla capacità che abbiamo di dimostrare la nostra identità. A me interessa che la mia squadra possa essere competitiva, siamo a un punto tale che non possiamo fare calcoli. La strada che gratifica maggiormente è il come, voglio che la squadra sia sicura di ciò che sta facendo". 

Sul rush finale: "Nonostante tutto ciò che si possa pensare, la singola partita diventa determinante perché nulla è scontato. Tenere l'attenzione sulla singola partita significa verificare la settimana che hai fatto e dare l'importanza indipentemente dall'avversario. La prima partita che arriva è la più importante, certamente l'avversario ti porta a doverti migliorare e a leggere tutte le situazioni nel migliore dei modi".

Sulle condizioni di Caputo: "Caputo come Shpendi, stanno dimostrando di voler raggiungere qualcosa di importante e storico. Tutti sono concentrati e avranno la possibilità di determinare". 

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