serie a

Coronavirus, Pellegrini duro: “Fuga all’estero dei giocatori? Noi della Roma abbiamo avuto rispetto”

Mediagol93

Le parole del centrocampista della Roma, Lorenzo Pellegrini, relative al complicato momento vissuto dal Paese

Lorenzo Pellegrini racconta il suo periodo di isolamento.

L'emergenza Coronavirus ferma il calcio, chiamato ad interrogarsi sul suo futuro e in particolare sul possibile ritorno in campo delle squadre qualora la situazione dovesse normalizzarsi entro i tempi previsti. Ad analizzare il complicato momento vissuto dallo sport e dal Paese - durante un'intervista concessa sulle pagine de "Il Tempo", è il centrocampista giallorosso Lorenzo Pellegrini, espressosi inoltre sulla questione relativa alla fuga di molti giocatori di Serie A all'estero.

“Sono rimasto piuttosto stupito di quello che è successo in altre squadre. Per quanto riguarda noi, ne abbiamo parlato con i compagni tramite una video-chiamata di gruppo e tutti si sono messi a disposizione per fare quello che la società ci ha chiesto, cioè di rimanere a casa senza fare grossi spostamenti. Sono contento perché lo trovo rispettoso non solo nei confronti del club, ma pure di tutti gli italiani rinchiusi dentro le loro abitazioni”.

Inevitabile la parentesi relative alle iniziative promosse dall'AS Roma a sostegno delle categorie più deboli: "Da romano sono molto orgoglioso di quello che sta facendo la società perché sta cercando veramente di dare una grossa mano a tutti quanti. Ad esempio sta aiutando i nostri tifosi più anziani, mi viene in mente quando hanno consegnato loro quei pacchi con beni primarie delle mascherine, oppure il call center che hanno appena attivato per consentire alle persone più a rischio di farsi portare a casa la spesa o dei farmaci, così evitano di uscire".

Chiosa finale sul campionato: "Penso che ovviamente la salute e la sicurezza siano le cose più importanti da valutare in questo momento. È stato giusto fermare, allo stesso tempo ritengo che noi giocatori dobbiamo essere disposti a ricominciare quando le cose saranno rimesse in sicurezza, in modo da non rischiare né noi, né te nostre famiglie e nessun altro. Dobbiamo dare la nostra autorizzazione a far ripartire il campionato: è questa l'intenzione che ho avuto modo di capire dai nostri compagni e dagli altri colleghi. Abbiamo voglia di giocare e credo che se tornassero le partite potremmo tenere un po' di compagnia alle persone che devono rimanere a casa in questo momento così difficile. Sarebbe una piccola buona notizia da dare alle famiglie è a tutti gli appassionati di calcio".