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Alen Stevanovic ha concesso una lunga intervista al Corriere dello Sport. L'esterno del Palermo ha parlato della sua infanzia. "Avevo la testa al pallone e ci volevano 45 minuti di pullman per raggiungere il campo. Anche la scuola era lontana e così decisi di smettere a 16 anni. La passione mi faceva superare gli ostacoli - ha raccontato Stevanovic -. A 8 anni, mi avevano dato i soldi per comprare delle fotografie. Sceso dal bus, una macchina della Croce Rossa mi investì e mi fratturai il braccio. Un dribbling non riuscito, ne porto i segni. Mi chiamavano Balotelli bianco? Non lo sapevo, ma capisco, ho fatto tante stupidaggini".
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