Mauricio Pinilla, si racconta alla tv cilena, calcio, amicizie, ma soprattutto la sua grande passione per i tatuaggi. La redazione di Mediagol.it ha ripreso le parole dellattaccante numero 51 rosanero ai micorfoni di Terra. "Lidea di tatuarmi è nata più o meno nellanno 2002, quando sono arrivato in Italia, con il mio compagno Amauri. Mi chiese di accompagnarlo a farsi un tatuaggio, lo accompagni e mi piacque lidea, così tanto che immediatamente me ne feci uno bene identificato che è una pantera nella spalla. Nel 2004, mi sono fatto il nome di mia figlia Augustina nel petto - ha raccontato Pinilla - e da qui è cominciato il vizio. Il braccio sinistro un tribale come segno cattolico, perché sono super cattolico e queste sono cose che sento, mi hanno accompagnato nei momenti di riflessione. Ho due tatuaggi che rappresentano il calcio, il 15 che ho nella spalla, che è azzurro e rosso per i colori dellUniversidad de Chile e il guerriero, che ha lo scudo con la U. Più che altro sono simboli dei momento belli della mia vita, nel calcio, cosicché ogni tatuaggio rappresenta un momento della mia vita".
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PINILLA: “Quel tatuaggio di Amauri e i ricordi..”
Mauricio Pinilla, si racconta alla tv cilena, calcio, amicizie, ma soprattutto la sua grande passione per i tatuaggi. La redazione di Mediagol.it ha ripreso le parole dellattaccante numero 51.
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