Potrebbe essere molto amara l'estate di Carlo Mazzone. "Un approccio terapeutico omicida spinto da logiche di sfruttamento dell'atleta, considerato più alla stregua di animale da reddito che di essere umano". Lo scrivono i Nas di Firenze in un rapporto, ottenuto dal settimanale "L'Espresso", sulla morte di Bruno Beatrice, il calciatore della Fiorentina deceduto nel 1987, a 39 anni, a causa di una leucemia mieloide. Una malattia provocata dall'eccesso di raggi Roentgen a cui il giocatore fu sottoposto perché guarisse più in fretta da una pubalgia. La responsabilità, secondo i Nas, sarebbe di Carlo Mazzone, allenatore viola dal 1975 al 1978, che avrebbe "sottratto la gestione dei problemi fisici di Beatrice allo staff medico del club prendendola in mano direttamente e attraverso un uomo di sua fiducia". Sarebbe stato Mazzone a trovare "il metodo magico": il giocatore venne spedito in un ospedale di Fiesole per essere sottoposto per tre mesi (dal marzo al giugno del '76) a quotidiani trattamenti di raggi Roentgen. Il pm Luigi Bocciolini dovrà adesso decidere se chiedere il rinvio a giudizio.
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Morte Beatrice: Carlo Mazzone sotto accusa
Potrebbe essere molto amara l'estate di Carlo Mazzone. "Un approccio terapeutico omicida spinto da logiche di sfruttamento dell'atleta, considerato più alla stregua di animale da reddito che.
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