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Lerba del vicino: Cristiano Doni, il “faro” orobico

di Roberta Siino Cristiano Doni è il giocatore più rappresentativo dell’Atalanta di Gigi Del Neri ed è considerato anche una “leggenda” per il club nerazzurro..

Mediagol8

di Roberta Siino Cristiano Doni è il giocatore più rappresentativo dell’Atalanta di Gigi Del Neri ed è considerato anche una “leggenda” per il club nerazzurro. Miglior marcatore della compagine bergamasca, il numero 72 orobico non è stato il classico giocatore “predestinato” che dopo la trafila nel settore giovanile di un club importante è approdato in prima squadra e già all’esordio fa parlare di sé. Schierato come trequartista, il suo ruolo naturale, Doni può anche giocare da mezza e da seconda punta. Il suo destro preciso sui calci di punizione, lo rendono un centrocampista completo. Nato a Roma il primo aprile 1973, Doni cresce calcisticamente nella primavera del Modena e nel 1992 debutta in serie C2 con il Rimini, dove disputa 31 gare e realizza 6 reti. La stagione successiva, veste la maglia della Pistoiese in C1, realizzando 3 reti in 31 gare. Nell’estate del 1994,il trequartista romano approda al Bologna del tecnico Ulivieri, sempre in serie C. In due stagioni in maglia rossoblu, una in C1 e l’altra in B, colleziona 54 presenze e realizza 11 reti. Nella stagione 1996/1997 passa al Brescia in serie B, allenato da Reja. Con le rondinelle, Doni conquista la promozione in A e realizza 7 reti in 30 gare disputate. Rimane a Brescia anche l’anno successivo (21 presenze e una rete), dove fa il suo esordio nella massima serie il 31 agosto 1997 in Inter – Brescia (2-1). Nel periodo trascorso a Brescia, Doni diviene il beniamino della tifoseria bresciana ma, quando nel 1998 passa all’Atalanta in B, diventa il più odiato. In cinque stagioni con la maglia orobica (dal 1998 al 2003), di cui due in B e tre in A, il trequartista disputa complessivamente 145 gare, realizzando 55 reti e meritando anche la convocazione in azzurro da parte dell’allora ct della Nazionale, Giovanni Trapattoni, per i mondiali del 2002 in Giappone e Corea del Sud. Nel 2003, passa alla Sampdoria, dove in due stagioni disputa 44 gare e realizza 7 reti, per poi provare l’esperienza nella Liga spagnola, vestendo la maglia del Maiorca, senza però riuscire a riconfermarsi ad alti livelli (24 presenze e 2 reti). Nell’agosto del 2006 ritorna a vestire la maglia dell’Atalanta, realizzando 13 reti in 26 gare. Viene riconfermato anche per la stagione successiva, dove con i 12 gol realizzati in 30 incontri, diventa il migliore marcatore della massima serie della compagine orobica, superando Adriano Bassetto. La scorsa estate il club bergamasco annuncia il rinnovo del contratto di Doni fino al 2010, dichiarando che il calciatore ha espresso la volontà di voler concludere la carriera con la società nerazzurra. Nel campionato in corso, Doni ha disputato fino ad ora 15 gare e realizzato 3 reti.