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IACHINI: “DOMANI SARÀ MATCH COMPLICATO. ANDELKOVIC? QUESTIONE DI GIUSTIZIA; SU UJKANI..”

di Claudio Scaglione Le premesse per assistere ad un avvincente Palermo-Latina ci sono tutte: da un lato i rosanero del tecnico Giuseppe Iachini che hanno ottenuto 20 punti in otto gare,.

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di Claudio Scaglione Le premesse per assistere ad un avvincente Palermo-Latina ci sono tutte: da un lato i rosanero del tecnico Giuseppe Iachini che hanno ottenuto 20 punti in otto gare, dall’altro i ‘Leoni Nerazzurri’ di Breda imbattuti da undici match di campionato. Si combatterà tanto nella sfida di domani, perché entrambe le compagini vorranno dare continuità ai propri risultati. Lei cosa ne pensa, mister Iachini? "Penso che sarà una partita difficile. Breda ha trovato un vestito che si adatta bene ai giocatori a disposizione, nei giocatori ha trovato elementi importanti che hanno tanta esperienza. In difesa giocano giocatori che hanno fatto la Serie A come Cottafava ed Esposito. Poi Morrone, Ghezzal, altri giocatori di Serie A, hanno dei giovani come Crimi e poi elementi che hanno fatto la B a livelli importanti. Hanno costruito un asse importante dalla difesa allattacco e poi attorno dei giocatori validi e giovani. Così arrivano i risultati, sarebbe impossibile farne 11-12 senza un certo tipo di lavori". I risultati ottenuti dal Palermo da quando lei siede sulla panchina sono davvero ottimi. È arrivato il momento di dar seguito al vostro lavoro? "Sì, è arrivato il momento di dar continuità, di essere più bravi e più cinici nelle occasioni, di lavorare sui meccanismi. La prossima è una partita difficile, ricordo che il Latina è una squadra che ha fatto undici risultati utili consecutivi e con Breda sta facendo un grande lavoro. Non si fanno questi risultati senza valori e senza unidentità. Dovremo fare necessariamente una grande partita". Per riuscire a fornire una prestazione all’altezza è importante disporre dei giocatori titolari. Nella giornata di ieri lei ha saputo che Andelkovic sarà di nuovo a sua disposizione. Cosa ne pensa del ricorso accolto dalla Federazione? "La revoca della squalifica di Andelkovic è una questione di giustizia, senza considerare che il Palermo poteva rimanere in superiorità numerica già nel primo tempo e nessuno ha parlato dellepisodio di Troianiello. Secondo me era più facile da valutare rispetto allepisodio di Andelkovic in cui 5-10 cm fanno la differenza. Nessuno dice che non cera il rigore su Andelkovic, ma stiamo parlando di giudicare equamente le cose. Ci sono state le potenzialità perché questo potesse accadere e invece si è fatto clamore sullepisodio di Andelkovic. Anche delle entrate su Dybala col Trapani e su Lafferty contro la Reggina sono state giudicate senza cartellini, ma noi non vogliamo andare a fare polemiche, non mi piace che si facciano questo tipo di discorsi sul Palermo, perché se si evidenziano solo situazioni di un certo tipo e non altre finisce che si dimentica come il Palermo quello che ha fatto se lo sia meritato". Sempre nella giornata di ieri è ritornato ad allenarsi con lei Abel Hernandez, quali sono le sue condizioni? "Hernandez è rientrato ieri, labbiamo valutato nellallenamento di ieri. Considerando anche i viaggi che ha fatto in queste settimane, lho trovato bene, ha superato lo spareggio e ha ritrovato un Palermo che ha vinto delle partite e sta facendo il suo percorso, quindi lumore è ottimo". Rimaniamo sempre in ambito attaccanti, come li schiererà nella partita domani? "Stiamo valutando se Lafferty riesce a recuperare questo colpo, questa forte contusione per la quale poi è uscito. Valuteremo con lo staff medico. Ma comunque ci sarebbe Belotti, Troianiello e tanti giocatori che stanno dimostrando che non è mai il singolo ma il gruppo che fa la differenza. Poi linterprete può essere uno o laltro, può essere Di Gennaro, Stevanovic, Lores o chiunque altro". Capitolo portieri: Sorrentino starà fuori per circa quattro settimane e per il momento verrà rimpiazzato da Samir Ujkani. Che ne pensa dell’estremo difensore albanese? "Sorrentino è un giocatore importante di questa squadra, lo sappiamo. Però Samir è un portiere che avevo chiesto altrove dove ho allenato, questo la dice lunga sulla stima che ho di questo ragazzo. Ho avuto modo di allenarlo in questa mia breve parentesi a Palermo e ho notato che questi pensieri che avevo su di lui mi hanno confermato le mie impressioni. Ho avuto la conferma del suo lavoro. In settimana non gli ho detto nulla perché è un gran professionista, so come si allena, so quanto è attaccato alla squadra, incita sempre i compagni anche quando non gioca, non ho avuto bisogno di dirgli nulla. Il ruolo del portiere è come quello dellattaccante: cè il periodo in cui le cose vanno meno bene, altre volte vanno benissimo. Ci sono periodi in cui la palla non vuole proprio entrare, altri che entra ad ogni tocco. Sono ruoli determinanti in una squadra, ma che hanno caratteristiche simili a livello psicologico. Chi nasce portiere sa che ci sono momenti in cui le cose vanno sempre benissimo altre in cui vanno sempre meno bene. sono cose che chi gioca in porta mette in conto". Tra le defezioni figura sì il nome di Sorrentino, ma anche quello di un altro pilastro del Palermo, vale a dire il capitano Edgar Barreto. Quanto perde il suo Palermo data l’assenza del paraguayano? "Per la prima volta mancherà Barreto e come dicevo la scorsa settimana penso che da allenatore preferirei avere sempre tutti a disposizione e fare le scelte più idonee a seconda del contesto della gara sia dallinizio che a partita in corso. Barreto lo conosciamo, è un ragazzo importante, il capitano della squadra, però sappiamo che dobbiamo portare mattoni importanti alla costruzione di questa casa tutti quanti, a prescindere dagli interpreti che vengono a mancare". Nella linea mediana mancherà Barreto, ma ci saranno Verre e Bacinovic. Possono coesistere a suo avviso questi due giocatori? "Certo che possono coesistere, per me tutti i giocatori possono coesistere. Ho trovato il vestito giusto per il Palermo e sto lavorando su alcuni punti. Per le esperienze che ho avuto in passato so che non è mai la stessa la soluzione. Si deve ogni volta capire come andare a mascherare i difetti ed evidenziare le qualità. Bisogna dare una precisa identità ed organizzazione per cogliere i risultati, altrove mi è capitato di farlo col 4-4-2, altre volte col 4-3-3. Qui cè invece ha funzionato la difesa a 3. Quando inizio la stagione cerco di dare una particolare identità tattica, mentre quando subentro bisogna cercare di cucire un vestito adatto a quello che si trova". Ultima chiosa su Eros Pisano. Quanto può incidere il laterale ex Varese nella manovra rosanero? "Il mio ideale di gol in questo tipo di gioco è cross dallesterno e gol di testa. Per poterlo fare cè bisogno di grande condizione, di forze fresche. Non possiamo pensare di essere determinanti in un campionato come quello di Serie B, in cui cè grande dispendio fisico senza un certo tipo di ricambi. Una delle carte che mi gioco sempre nel girone di ritorno è quella di arrivare con una squadra non usurata alla seconda parte del campionato, anche perché in B non ci sono pause come in A che ti permettono di rifiatare".