Fabio Capello e Antonio Giraudo sono stati iscritti sul registro degli indagati per falsa testimonianza in relazione alle loro deposizioni del 31 marzo scorso nellambito del processo sulla Gea. Era stato il pm Luca Palamara ha chiedere al tribunale lacquisizione dei verbali per valutare lipotesi di reticenza e falsa testimonianza. A parere del pm Luca Palamara, nelle testimonianze rese da Fabio Capello e Antonio Giraudo cera un "convitato di pietra", la reticenza, "lomertà". Così il magistrato al termine delludienza del 31 marzo scorso ha motivato lacquisizione degli atti riguardanti le deposizioni rese davanti alla X sezione del tribunale, nellambito del processo Gea. Il magistrato ha spiegato, in quelloccasione, che "non ci si può ricordare dietro i non ricordo", ha spiegato riferendosi allex allenatore della Juve oggi ct dellInghilterra. In merito a quanto affermato da Giraudo, Palamara ha spiegato che il riferimento - per laccusa nei confronti del manager - è dovuta a quanto dichiarato da David Trezeguet, rispetto allincontro che il campione francese ebbe con Alessandro Moggi nella sede della Juventus. "Per tutto quanto questo - ha spiegato il 31 marzo scorso il magistrato - chiedo la trasmissione del verbale in base allarticolo 372 del codice". Il riferimento penale definisce sia la reticenza che la falsa testimonianza. In merito alla questione che riguarda Giraudo, Palamara ha detto: "Il teste ha dato dichiarazioni difformi da Trezeguet. In questa sede i testimoni hanno lobbligo di dire la verità". Il processo Gea vede imputati Luciano ed Alessandro Moggi, oltre a Franco Zavaglia, Davide Lippi, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo, per il reato di associazione a delinquere finalizzato allillecita concorrenza.
senza categoria
Capello e Giraudo accuse per inchiesta Gea
Fabio Capello e Antonio Giraudo sono stati iscritti sul registro degli indagati per falsa testimonianza in relazione alle loro deposizioni del 31 marzo scorso nellambito del processo sulla Gea. Era.
© RIPRODUZIONE RISERVATA