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Intervista del 10/03 Il leader indiscusso della formazione Primavera del Palermo è senza dubbio Mauro Bollino. Il baby talento rosanero anche oggi a Bari, seppur fisicamente indisponibile dopo una settimana atipica in cui non ha lavorato regolarmente con la squadra, è riuscito a mettere la firma sulla vittoria della sua squadra segnando la rete del 3-1. Con questo gol Bollino è arrivato a quota 13 marcature in campionato, 16 stagionali tenendo conto dei tre gol messi a segno dal bomber tascabile palermitano anche in Coppa Italia. Della splendida stagione di Bollino ha parlato nel post partita il tecnico Cesare Beggi. Era indisponibile per oggi? E vero, praticamente Mauro non si è allenato per tutta la settimana a causa della febbre, labbiamo portato per arrivare a 18 insieme ai due ragazzi degli allievi, visto che eravamo praticamente con gli uomini contati. Non sarebbe dovuto entrare, poi visto come si è messa la partita sull1-1 abbiamo ritenuto che anche 20 minuti di Bollino potevano essere importanti e risultare determinanti ai fini del risultato e così lho buttato dentro ha raccontato Beggi nelle parole raccolte da Mediagol.it non era in grandi condizioni ma Mauro è un giocatore straordinario solo con la sua presenza, per la voglia che ha. Numeri importanti i suoi per la categoria? Io lo facevo notare, nei tre gironi come classe 94 è lunico ad essere in alto nella classifica marcatori, non è un caso di certo. Qualcosa vorrà dire e chi è incaricato a vedere sarà anche il caso che si accorga delle doti che ha questo ragazzo. In squadra tutti vogliamo bene a Mauro per quello che fa, il premio di farlo venire a Bari nasce dal fatto che lui pur stando male non voleva completamente rimanere a casa ed è stato praticamente impossibile trattenerlo. Stupisce la mancata convocazione di Evani in Nazionale? Io con il mister ho un buonissimo rapporto, ci sentiamo spesso e abbiamo parlato anche di Mauro più volte. Lui Bollino diciamo che lo conosce e sa quello che può dargli ma prima di convocarlo probabilmente vuole valutare degli altri ragazzi ma questo ci sta, è nellordine delle cose. Io però sono convinto che il giorno che Mauro entrerà nel gruppo Italia non ne uscirà più ma è chiaro che non mi permetto di entrare nel merito di scelte di questo tipo, sono valutazioni che spettano ad altri e non di certo a me. Il mio rimane un pensiero personale.
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