Lallenatore del Palermo, Davide Ballardini, ha parlato dei suoi metodi di lavoro attraverso un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport. "Lavversario più agguerrito che un allenatore deve battere? La noia. E una questione pratica. Un bisogno che mi porto dietro dal momento in cui ho cominciato. Allenando tutti i giorni bisogna evitare la ripetitività. Mi sono appassionato a questo mestiere intorno ai 24, 25 anni quando ho conosciuto Natale Bianchedi, per anni principale collaboratore di Arrigo Sacchi. Abitava vicino casa mia, mi caricava in auto e andavamo a vedere gli allenamenti delle squadre nei pressi di Ravenna, il Bologna, il Rimini, il Cesena. Nella mente mettevo a punto gli allenamenti, elaboravo esercizi. Ancora oggi con i miei collaboratori ci dedichiamo a questo lavoro. Diamo nomi strani. Noi sappiamo che il fine è sempre lo stesso ma i giocatori no e cambiando le esercitazioni evitiamo di annoiarli".
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Ballardini: “Avversario peggiore? La noia…”
Lallenatore del Palermo, Davide Ballardini, ha parlato dei suoi metodi di lavoro attraverso un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport. "Lavversario più agguerrito che un.
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