Un Giorgio Squinzi schietto e a tratti polemico, all'indomani della partita pareggiata contro il Rapid Vienna in Europa League.
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Pres. Sassuolo, Squinzi: “Zamparini vuole lasciare? Senza queste grandi famiglie, non sarà più lo stesso calcio…”
Il patron del Sassuolo all'indomani della partita pareggiata contro il Rapid Vienna in Europa League: "In campionato ci hanno tolto sei punti, non tre".
Nessun riferimento alla gara disputata in Austria dai neroverdi, bensì al campionato e all'evoluzione della nostra Serie A. "Quella del Leicester è una bella favola, figlia anche della bravura degli allenatori italiani. Noi come loro? Il Sassuolo è una realtà che vuole vivere di fatti e che vuol fare grandi cose in tempi rapidi - ha spiegato Squinzi attraverso le colonne del 'Corriere di Bologna' -. Mi creda, sappiamo chi siamo, cosa vogliamo e non ci poniamo limiti. Abbiamo fatto le cose sempre con grande equilibrio e in maniera ragionata e continueremo a farle, per arrivare sempre più in alto. In fondo, comunque, se andate a leggere la classifica, potete rendervi conto che con quei sei punti che ci hanno tolto saremmo noi l’alternativa alla Juventus. Perché sei punti? I tre della partita che ci hanno dato persa contro il Pescara per colpa della posta e i tre che gli arbitri ci hanno negato con le loro decisioni. A Milano contro il Milan l’avevamo vinta noi". Si passa dunque a commentare il panorama dei suoi omologhi in Serie A. "Zamparini vuole lasciare, così come hanno fatto Moratti e Berlusconi? Senza queste grandi famiglie italiane non sarà più lo stesso calcio, è il mondo che cambia, la globalizzazione dipinge tutti altri scenari", la risposta del patron del Sassuolo.
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