serie a

Cagliari-Sassuolo, De Zerbi: “Sfida più difficile di Lazio e Juventus. Mi piace giocare ogni tre giorni”

Il tecnico del Sassuolo sul pareggio contro il Cagliari

Mediagol52

La delusione di Roberto De Zerbi.

Sul campo della Sardegna Arena è andata in scena la sfida tra il Cagliari e il Sassuolo, valida per la trentaquattresima giornata di Serie A: i neroverdi erano passati in vantaggio con il gol di Francesco Caputo, ma i padroni di casa hanno trovato il pareggio grazie alla rete di Joao Pedro.

Al termine del match il tecnico del Sassuolo, Roberto De Zerbi, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport commentando così la prestazione dei suoi uomini:

"Avremo potuto fare sicuramente di più, io sono un po' più grande dei giocatori, ma anche qualche giocatore più esperto sapeva che questa era partita più difficile di Roma con la Lazio o contro la Juve. Questo ci fa bene per crescere, quando sembrava che portassimo la partita a casa con facilità, poi si è visto che nel calcio non c'è niente di facile. Quando hanno espulso Carboni la partita è diventata ancora più pericolosa, quando il Cagliari ci aspettava dovevamo prenderlo come un campanello d'allarme per le fare le cose in maniera ancora più determinata. Dormo poco, è l'unico limite di questo periodo, però io mi sto divertendo a giocare ogni tre giorni, io amo quello che faccio e non mi lamento. Chiaro che questa partita l'abbiamo preparata stamattina da fermo, sarebbe meglio preparala in sette giorni ma è una cosa democratica. I miei dello staff dicono che io sono troppo esigente, a me non piace prendere alibi o scuse, noi dobbiamo fare di più. Dobbiamo fare molto di più, e non parlo di aspetto tecnico-tattico, oggi era una partita che quando la vinceremo in maniera convincente allora avremo fatto l'ultimo salto mentale che ci vuole per essere pronti a lottarci il settimo posto. Non so quando ma ci arriviamo, è l'aspetto a cui tengo più anche dell'aspetto tattico. Non va via nessuno? L'hanno detto anche a me ma non è che servono garanzie per rinnovare, ma se vogliono andare via è giusto che vadano, non mi piace tenere gente contro voglia. Boga, Berardi, vorrei rimanessero perché ancora non hanno completato la maturazione, oggi ci dice che qualcosa manca nella testa per la maturazione. Se stiamo tutti insieme arriviamo a questo anche in maniera veloce. Promozione del Leeds? Bene, cosi quelli che parlano dicendo che Bielsa non ha vinto niente o che pesano gli allenatori solo per i titoli non possono parlare, ma per conto mio non doveva vincere un campionato per farmi capire lo spessore umano e professionale di Bielsa".