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Sampdoria, Giampaolo rivela: “Non sogno più le big. Nel 2009 la Juventus mi scelse, ma…”

Sampdoria, Giampaolo rivela: “Non sogno più le big. Nel 2009 la Juventus mi scelse, ma…”

Il tecnico della Sampdoria Marco Giampaolo si racconta e dice la sua riguardo alla prossima stagione del campionato di Serie A

Mediagol22

Le confessioni di Marco Giampaolo.

Il tecnico della Sampdoria, intervistato tra le colonne del quotidiano 'La Gazzetta dello Sport', ha rivelato alcuni retroscena della sua carriera, soffermandosi sui rapporti intercorsi con la Juventus:

"Nel 2009 i bianconeri mi scelsero come nuovo allenatore, andai a dormire e il giorno dopo scoprii che avevano preso Ferrara. Ma non ne faccio un dramma. Il calcio, d'altronde, è uno specchio della società. E in un mondo populista, è chiaro che a volte si facciano scelte di comodo. Quattro anni dopo la stagione alla Cremonese mi permise di rilanciarmi in Serie A, dal momento che da lì l’Empoli mise gli occhi su di me e mi scelse per il dopo-Sarri. Le big? Per esperienza, ho come represso oramai il diritto di sognare, non ci penso. Penso solo ad allenare bene".

In vista della stagione 2018-19, l'allenatore originario di Bellinzona ha, inoltre, detto la sua riguardo alle favorite nella corsa ai vertici della classifica di Serie A:

"L’Inter ha preso giocatori importanti; la Roma è un laboratorio permanente e nel giro di qualche anno la formula l’azzecca; il Napoli rimane una squadra di talento. Più o meno stanno lì. Poi io ho un’ammirazione per la Lazio, che credo abbia giocatori forti. Potrà competere con le altre senza averne le pressioni. Il sogno Europa? Ci sono club che per crescere spendono; ebbene, la Sampdoria per competere sceglie un’altra strada, investendo su giovani di qualità. In questo senso l’arrivo di Sabatini è stato un colpo geniale da parte del presidente Ferrero. Come un grande acquisto. Di solito in questo periodo sono più nervoso, vuol dire che Sabatini mi dà tranquillità perché ho enorme fiducia. Anzi, comincio anche a preoccuparmi, perché io in genere metto pressione ai dirigenti".