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Le stravaganze di Osvaldo: “Ho dato un pugno a Mancini dopo Juventus-Inter, poi piansi e lui…”

Le stravaganze di Osvaldo: “Ho dato un pugno a Mancini dopo Juventus-Inter, poi piansi e lui…”

Un aneddoto davvero particolare della carriera dell'attaccante argentino ricca di prodezze sul rettangolo verde ma di altrettante intemperanze fuori dal terreno di gioco.

Mediagol2

Pablo Daniel Osvaldo, ex attaccante di Roma, Fiorentina ed Inter, in Italia ha certamente lasciato il segno. Assolutamente spettacolari alcune sue segnature in acrobazia. Sforbiciate perfetta sintesi di armonia, prestanza atletica, tecnica e coordinazione. Terminale offensivo dai grandi mezzi fisici e buona tecnica di base, non ha forse ottenuto in carriera soddisfazioni pari al suo talento. Discontinuità cronica ed un carattere fumantino, per usare un eufemismo, hanno costituito zavorre significative nell'evoluzione del suo percorso professionale. Tante le liti, le discussioni, gli alterchi. Con compagni di squadra, avversari, dirigenti, tifosi allenatori. Personaggio complesso da gestire nello spogliatoio per il tecnico di turno. Un episodio della serie, tra i più eclatanti, lo narra proprio l'attaccante argentino ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “Io non ero un professionista? Cazzate. Mi sono sempre allenato al top, parlavano perché ero stravagante. Al 90’ per me finiva tutto e non ero un Cristiano Ronaldo che faceva palestra a casa dopo l'allenamento. Ma questo cosa vuol dire? Avevo altri interessi fuori dal campo, pagai anche per questo. Mancini? “Gli tirai un cazzotto dopo quel famoso Juve-Inter. “Vuoi fare a botte?”. Lui: “Ma non dirmelo davanti a tutti”. Se non mi avesse cacciato avrebbe perso autorevolezza. Poi andai nel suo ufficio piangendo, mi vergognavo. È un grande, con un bel carattere…”.