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70 anni di Eriksson: “Alla Sampdoria i giorni più felici, Mantovani e Mancini top. Italia, ecco il tuo c.t.! Le donne…”

70 anni di Eriksson: “Alla Sampdoria i giorni più felici, Mantovani e Mancini top. Italia, ecco il tuo c.t.! Le donne…”

Intervista a tutto tondo con l'ex commissario tecnico dell'Inghilterra che ripercorre nel giorno del compleanno la sua carriera soffermandosi sulla sua lunga esperienza italiana...

Mediagol2

Della signorilità e dello stile ha fatto davvero le sue ragioni di vita.

Sven Goran Eriksson resta certamente tra le figure più eleganti e sobrie, oltre che capaci, del panorama calcistico mondiale.

Tante panchine importanti, il prestigioso incarico di commissario tecnico dell'Inghilterra, il trionfo e lo scudetto sulla panchina della Lazio, il sogno tricolore solo sfiorato su quella della Roma. Poi le esperienze, felici ed importanti a Firenze e Genova, il tecnico svedese ha certamente lasciato un segno significativo nella storia recente del nostro calcio e non solo.

In occasione dei suoi settantanni, l'allenatore svedese ha rilasciato un'intervista a tutto tondo al quotidiano genovese Il Secolo XIXnel corso della quale ripercorre le tappe principali della sua lunga e pluridecorata carriera, soffermandosi sul lungo periodo italiano che ha fortemente caratterizzato il suo percorso professionale.

70 ANNI - "Grazie mille per gli auguri!. So solo che i miei figli mi porteranno a Stoccolma a cena, per il resto è una sorpresa. Certo che gli anni passano. E allora pensi: “Dove è andata la vita?”. Così rapida. Ma anche così bella. Però non sono triste. Sono in salute, faccio sport, mi sento vivo. Preferirei tornare ad allenare un club. Ma aver guidato l’Inghilterra, i maestri del calcio, rimane un grande orgoglio. Roma è una piazza calda, caotica ma emozionante. Ho allenato sia Roma che Lazio. E se vinci lì, la vita è bella. Con la Roma ho sfiorato lo scudetto. Con la Lazio l’ho vinto. E quando sei primo, e non alleni Juve, Milan o Inter, è sempre qualcosa di più grande perché il 90% dei campionati li vincono loro. L'esperienza in viola? La stupenda Firenze. E un giovane Baggio: veniva da tanti infortuni ma si capiva che era un grande, aveva tecnica superiore, visione di gioco, dribbling e piede rapidissimo".

SAMPDORIA - "Cinque anni stupendi, forse i più felici anche se sono sempre stato sereno, in ogni parte del mondo. Genova, col suo mare, era bellissima. Si mangiava divinamente, tanto pesce fresco. E la focaccia, mai più trovata così buona. La Samp era una famiglia, ti sentivi a casa. E Paolo Mantovani era un papà, speciale, come sua moglie e i suoi figli. Il miglior presidente per cui ho lavorato? Direi di sì. Era diverso da tutti, lavorare con lui era un piacere. Quando perdevo, invece di criticare mi diceva: “Eriksson come possiamo aiutarla? Le serve qualcosa?”. Mai visto uno così. E si occupava di tutto e tutti, dal primo all’ultimo".

TOP PLAYER - "Mancini: lui era la Samp. Vedeva giocate che altri neanche pensavano. Era giocatore, allenatore e magazziniere, viveva per il club. E poi il Gullit del primo anno, stratosferico, voglioso di dimostrare al Milan che non era finito. Roberto e Ruud sono tra i più forti che ho allenato con Nesta, Beckham e Scholes. Ma, tornando alla Samp, che dire di Lombardo, Platt e tutti gli altri".

ITALIA E CT - "Vorrei ancora allenare in Italia? Certo ma è difficile che succeda. Gli anni passano, sono stato tanto fuori dall’Europa e la gente dimentica. La vita è così, ma continua. Un Mondiale senza Italia è un disastro, mi spiace, ma il mio cuore è svedese. Avete 3-4 grandi allenatori adatti al ruolo di nuovo commissario tecnico. Mancini è uno di questi. Oppure Ancelotti e Conte".

MARADONA - "Avrei voluto allenare Maradona. Avevo avuto anche l’occasione di andare al Barcellona. Diego è tra i top 3 di sempre, il più grande della sua epoca. Come Pelé prima e Messi e Ronaldo oggi".

LE DONNE - "Negli anni di Genova ho divorziato. E chiaramente dopo non ho vissuto da solo. Ho incontrato tante donne ma non mi sono mai risposato e sono felice così. Ora ho una compagna, Yaniseth, ex modella di Panama, stiamo bene ma non viviamo insieme. Donne italiane le più belle?Mettiamola così: in Italia siete fortunati. Probabilmente è il paese più bello del mondo. Di sicuro avete il cibo migliore del mondo. E le donne. Beh, le donne...eccetera, eccetera... Forza Samp!".