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Cagliari-Roma, Di Francesco: “Temevo questa partita. Vittoria sporca, Dzeko un trascinatore”. Poi avverte la Juventus…

Cagliari-Roma, Di Francesco: “Temevo questa partita. Vittoria sporca, Dzeko un trascinatore”. Poi avverte la Juventus…

Le parole del tecnico nel post-gara: "Non immagino una Roma senza Alisson"

Mediagol7

Il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, è intervenuto ai microfoni di SkySport al termine della sfida vinta contro il Cagliari.

Il coach ex Sassuolo ha analizzato la prestazione offerta dalla sua squadra alla Sardegna Arena. Ma non solo; Di Francesco si è espresso anche in vista della prossima gara di campionato, quella in programma contro la Juventus di Massimiliano Allegri. "Il gruppo ha dimostrato di saper soffrire: oggi non eravamo lucidissimi. La partita mi faceva paura: il Cagliari voleva salvarsi. Noi siamo stati bravi con alcuni giocatori, tra cui Dzeko che ha trascinato la squadra. Mi piace il giocatore che capisce le difficoltà e si mette a disposizione. Siamo cresciuti. I meriti di Cengiz e Alisson? Il primo ha la capacità che aveva Montella di prepararsi al tiro. Alisson, al di là delle qualità, fa grandi parate e ha grande personalità: gioca da portiere per gli altri. Non gioca per fare la parata bella, è pratico e parla sempre con i compagni. Fa il portiere come piace a me: gioca quasi insieme ai compagni di reparto. È un motivatore positivo, a me piace. Capradossi? Quando uno si allena con continuità è un bel segno: glielo avevo detto che sarebbe arrivata la sua occasione. Ha commesso qualche ingenuità ma ha fatto un’ottima gara contro attaccanti pericolosi come Pavoletti", sono state le sue parole.

CHAMPIONS -"Potevamo rientrare in partita contro il Liverpool, a volte basta un episodio. Quello che mi fa arrabbiare è il tempo che si perde a protestare: se uno deve recuperare non bisogna protestare. In questo dobbiamo crescere. La squadra deve pensare che si può sempre riaprire. Con 3 minuti in più chissà, loro erano in bambola. La consapevolezza è arrivata grazie anche agli schiaffi. Le critiche costruttive costruiscono. Siamo stati bravi a crescere. Il confronto è sempre momento di crescita".

SU SCHICK -"Patrik ha delle qualità impressionanti: deve riuscire a superare le difficoltà in un ambiente difficile. In questo momento può mettersi a disposizione dei compagni. L’esterno lo fa con dedizione, lui è più un attaccante che può darmi tante alternative. È una risorsa, non un problema. Da quanto si riparte l’anno prossimo? Nella crescita ci passano gli errori fatti, l’anno prossimo in campionato dovremo fare meglio. Gli obiettivi li decide la società. Io alleno i calciatori e cerco di farli rendere al meglio".

Infine, ai microfoni di Premium Sport: "Complimenti al Cagliari per la prestazione, sapevo che non stavamo benissimo. Siamo stati bravi a portare a casa una vittoria sporca e da grande squadra. Il Cagliari ha fatto una grande gara. Juventus? Fa parte del mio modo di pensare: non scenderemo in campo per il punto. Cercherò di recuperare più giocatori possibili e scenderemo in campo per vincere. La Roma è cresciuta sotto tanti punti di vista, capiamo dove soffrire. Per me la partita l'ha fatta vincere Dzeko, ha portato spesso palla, ha fatto un match da fuoriclasse. Noi dobbiamo essere continui nella partita, delle volte siamo superficiali, abbiamo regalato un po' troppo, forse per la stanchezza ma stiamo crescendo sotto tutti i punti di vista. Il Cagliari è stato molto bravo, sull'occasione di Farias il centrale e il terzino dovevano essere più attenti, poi dopo c'è stato l'errore di Florenzi dove poi ha salvato Kolarov. Dobbiamo restare più corti e non avere una linea bassa, poi bisogna accompagnare l'inserimento e spesso non è accaduto oggi. Alisson? Non immagino una Roma senza Alisson, ma io faccio l'allenatore. È cresciuto tantissimo, al di là delle qualità tecniche è un giocatore che fa tutto per la squadra, io voglio tanti giocatori che facciano parte di un'orchestra e lui interpreta questo che dico nel migliore dei modi. Scudetto? Dico che se la Juventus è lì davanti, ha fatto qualcosa di importante. Il Napoli ha dimostrato di avere maggiore qualità nell'interpretazione e un'identità netta, poi la Juventus si è dimostrata vincente e i vincenti hanno spesso ragione", ha concluso.