serie a

Inchiesta Spezia-Parma, Calaiò: “Sono una persona pulita, messaggi innocui. La mia carriera…”

Inchiesta Spezia-Parma, Calaiò: “Sono una persona pulita, messaggi innocui. La mia carriera…”

Le parole dell'attaccante del Parma Emanuele Calaiò, accusato di tentato illecito sportivo, durante il processo al Tribunale nazionale della Figc

Mediagol22

L'inchiesta relativa al caso Spezia-Parma potrebbe portare ad un cambiamento radicale sia del campionato di Serie A che di quello di Serie B.

Emanuele Calaiò ha lasciato ieri il ritiro dei gialloblù per presentarsi stamane a Roma davanti al Tribunale Nazionale della Figc insieme all'avvocato Paolo Rodella. Durante il corso del processo il trentaseienne, accusato di tentato illecito sportivo a causa di alcuni sms inviati al difensore del club ligure Filippo De Col pochi giorni prima del match disputato dalle due compagini il 19 maggio, ha parlato dell'accaduto e dei mesi successivi.

Questo il discorso pronunciato dall'attaccante dei ducali in risposta alle accuse degli inquirenti: "Ho passato un'estate d'inferno, non mi era mai capitato di trovarmi tra queste mura. Non mi aspettavo di arrivare qui davanti a voi per tre messaggi innocui, stupidi e scherzosi che non avevano secondo fine. Non ho mai pensato di alterare il risultato della partita, né di alleggerire la prestazione degli avversari. Io queste cose non le faccio, sono una persona pulita e corretta e mi dispiace che non ci siano qui lo Spezia ed i miei ex compagni a testimoniare che sono sempre stato un esempio per i giovani. Intendo concludere la mia carriere come è iniziata, dando tutto me stesso dentro il campo e fuori, non voglio che finisca per situazioni che non mi appartengono. Io sono stato anche a Catania e Siena, piazze che sono state coinvolte in cose orribili, ed io non sono mai stato toccato da queste vicende perché sono sempre stato pulito. E' bruttissimo, faccio fatica anche a parlarne perché sono veramente amareggiato e non pensavo di arrivare fino a questo punto. Sui giornali sono state pubblicate le mie foto, come se fossi un criminale: mi sono dovuto giustificare in lacrime con i miei figli perché i loro compagni di scuola chiedevano cosa fosse successo. Io ho 36 anni e sono quasi alla fine della mia carriera, in 20 anni di calcio ho girato grandissime piazze e ho lasciato il segno ovunque, sia dentro che fuori dal campo. Sono una persona pulita e corretta e mi dispiace che non ci siano qui con me De Col e Terzi, perché sicuramente avrebbero confermato che mi sono sempre comportato lealmente e da professionista. Sono stato sempre un esempio per i giovani".