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l'intervista esclusiva

Zauli-Mediagol: “Da campo a panchina altra storia. Palermo può rialzarsi, Bisoli…”

Palermo
L'intervista all'ex trequartista del Palermo, Lamberto Zauli

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Una storia professionale interrottasi prima di cominciare. Lamberto Zauli ed il SudTirol si sono consensualmente e saggiamente detti addio in prossimità dell'avvio di stagione. Acclarate sostanziali divergenze concettuali e progettuali, il tecnico romano e la società altoatesina hanno scelto di separare le rispettive strade ed augurarsi buona fortuna. Sulla panchina della compagine che ha affrontato e battuto il Palermo al Barbera sedeva PierPaolo Bisoli.

Lo Zidane della Serie B, che ha incantato a suon di magie e giocate d'alta scuola anche le platee del massimo campionato italiano, è stato da calciatore una delle stelle più brillanti e fulgide del Palermo targato Maurizio Zamparini. Tra i leader tecnici e carismatici di quella squadra, capace di fare innamorare il pubblico del Barbera, vi era anche l'attuale allenatore rosanero, Eugenio Corini.  L'ex tecnico della Juventus Under 23, classe 1971, analizza l'attuale momento critico di Brunori e compagni, reduci da quattro sconfitte nelle ultime cinque gare, nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it. 

"Momento complicato del Palermo? Sicuramente sia la società che Corini stanno valutando il da farsi, fa parte del lavoro. Non ci vuole mai ansia, è chiaro che adesso nessuno può essere contento di questi risultati. Io parlo senza aver visto le partite, quindi a parlare è l'esperienza e il mio giudizio può inevitabilmente essere un po' superficiale. Il Palermo ha tutte le carte in regola per tirarsi fuori da questo momento e per far sì che arrivino risultati importanti come avvenuto contro il Genoa. Risultati che possono dare autostima ai giocatori per fare un buon campionato. Non è il momento degli allarmismi, siamo a poche partite dall'inizio e conoscendo il campionato di B mi sembra davvero prematuro crearsi dei problemi ulteriori".

"Differenze di prospettiva e principali  criticità nel passare dal campo alla guida tecnica in panchina? Io penso che Corini abbia già dimostrato tutto il suo valore in qualità di allenatore. Sono tanti anni che fa categorie importanti e ottiene risultati di rilievo, dando un'identità chiara alle sue squadre anche un certo profitto. Io penso che questo per un tecnico sia già un grandissimo risultato. Stiamo parlando di due lavori completamente diversi. Nel calcio non ci sono verità assolute, ognuno lo interpreta a modo proprio. La gratificazione più bella da allenatore, rispetto alla dimensione da giocatore, è il creare il gruppo e il far sentire ai giocatori che tu sei lì per loro. A livello personale ho trovato molte più soddisfazioni da allenatore. Quando fai il calciatore pensi tendenzialmente a concentrarti su te stesso".

"Sudtirol? E' stato difficile l'impatto con la nuova categoria all'inizio, i punti pesanti sono stati fatti nelle ultime quattro gare. La squadra aveva bisogno di comprendere dinamiche e tipicità del campionato, è arrivato un allenatore importante che conosce bene la Serie B. Bisoli ha trasmesso identità e personalità alla squadra, i risultati gli stanno dando ragione. La squadra è composta da ragazzi che lo scorso anno hanno fatto bene. Ci piace parlare di calcio e di conseguenza ogni settimana analizziamo chi ha fatto bene o chi ha fatto male, poi dopo il risultato decisivo è quello che orienta fisiologicamente la valutazione finale. Ad oggi non è un risultato in più o in meno a far cambiare il giudizio. Ci vuole serenità ed equilibrio, sia nei momenti positivi sia in quelli negativi. Se esiste dentro la squadra questo raziocinio qui, sono convinto che poi i valori vengono fuori".

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