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Zamparini: “Tedino a rischio? Ecco la verità. Parlerò alla squadra, la Juventus si difende col Benevento e noi…”

Zamparini: “Tedino a rischio? Ecco la verità. Parlerò alla squadra, la Juventus si difende col Benevento e noi…”

Le dichiarazioni del patron del Palermo, Maurizio Zamparini, in merito alla posizione del tecnico Tedino ed alle criticità evidenziate dalla squadra specie in fase difensiva

Mediagol2

Sette gare al termine della regular season del campionato cadetto.

Se l'Empoli pare ormai aver preso il largo in testa alla classifica, la corsa alla conquista della seconda piazza utile per conseguire la promozione diretta è quantomai incerta ed avvincente.

Palermo e Frosinone proseguono a passo di lumaca tallonate da un Parma che non molla la presa dopo aver scalato diverse posizioni in graduatoria.

La compagine rosanero si morde le mani per aver inopinatamente sprecato l'opportunità di allungare il passo nel doppio turno casalingo contro Pescara e Cremonese. Solo due pari ottenuti al cospetto di avversari in crisi e abbondantemente alla portata degli uomini di Tedino.

Proprio il tecnico, in ragione di due prestazioni abuliche e deficitarie sul piano della qualità del gioco espresso e della gestione tattica in corso d'opera, è finito sul banco degli imputati. Al netto delle dichiarazioni di prassi del patron friulano, Maurizio Zamparini, la posizione dell'ex Pordenone è tutt'altro che salda e la gara di domani sera contro il Cittadella può essere decisiva in tal senso.

Ai microfoni del "Giornale di Sicilia", il proprietario del club rosanero prova a gettare acqua sul fuoco pur non celando le sue preoccupazioni in relazione al momento della squadra.

TEDINO A RISCHIO - “Tedino non rischia. Non è cambiando allenatore a sette giornate dal termine che si risolvono i problemi. Non c’entra lui. Casomai ha bisogno di un aiuto, come lo è la consulenza mia, quella di Valoti o quella del gruppo. Raggiungerò la squadra a Cittadella per fare il punto della situazione; non c’è più nulla da sbagliare. Non basta giocare, serve vincere, anche con un solo gol. Non possiamo farci raggiungere, non è atteggiamento da grande squadra”.

I ragazzi ci devono mettere del loro, non occorre che sia l’allenatore a dirgli di difendersi. Chiaramente la difesa deve essere organizzata: avevamo la miglior difesa del campionato. E poi abbiamo sbagliato tre o quattro palle gol. Dobbiamo reagire come quando abbiamo perso col Cittadella all’andata: ora dobbiamo vincere a casa loro e non è facile. Siamo una squadra superiore, teniamo la palla più degli altri, ma non facciamo risultato. Ci sarà un motivo, no?”.

ASSETTO DIFENSIVO - “Se quando ha pareggiato la Cremonese c’era Rispoli a metà campo e non marcava nessuno vuol dire che l’impostazione era sbagliata. Ma non è colpa di Rispoli, semplicemente quando siamo a dieci minuti dalla fine bisogna difendersi e spingere sulle ripartenze. Parleremo anche di questo, perché non si è trattato di un episodio. É una malattia. Si difende la Juventus col Benevento, non dobbiamo difenderci noi? Abbiamo preso gol un’infinità di volte quando eravamo in vantaggio e così facendo abbiamo regalato le partite agli avversari. Non può succedere. Dobbiamo cambiare registro per andare in serie A, anche perché la fortuna ci è venuta incontro ed il Frosinone ha fatto come noi".