zamparini

Zamparini: “Non ho mai rubato un euro. Perché non fallisce il Milan? I rossoneri…”

Zamparini: “Non ho mai rubato un euro. Perché non fallisce il Milan? I rossoneri…”

Le dichiarazioni del patron del Palermo, Maurizio Zamparini: "Se deve fallire il Palermo... penso al Milan che deve coprire 300 milioni di debiti. E allora mi chiedo, come mai non fallisce?"

Mediagol7

Maurizio Zamparini è sbarcato in città.

Il patron friulano, questa mattina, ha fatto visita alla Missione "Speranza e Carità" di Biagio Conte in occasione dello scambio di auguri natalizi con la stampa sportiva palermitana. Intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti a margine dell'incontro, il numero uno di viale del Fante è tornato a parlare dell'istanza di fallimento presentata dal Tribunale di Palermo ai danni del club rosanero. Sotto la lente di ingrandimento l’effettiva esposizione debitoria del Palermo Calcio, stimata dai periti della Procura in circa settanta milioni di euro complessivi, e la famosa questione della Mepal, società detentrice di licenza e diritti del marchio, controllata dal Palermo e ceduta a sua volta alla società anonima lussemburghese Alyssa facente parte del gruppo Zamparini. Una cessione che avrebbe consentito al club di viale del Fante di realizzare una plusvalenza di circa diciotto milioni, utile a colmare le perdite in bilancio.

Lo scorso 7 dicembre la società si è difesa in aula durante la prima udienza preliminare. Una questione che verrà riaffrontata il prossimo 16 dicembre. "Fallimento? Sono sereno perché quando mi guardo allo specchio vedo un uomo serio. Non ne voglio parlare, ognuno può pensare quello che vuole ma io non mai rubato un euro - ha dichiarato Zamparini -. Se deve fallire il Palermo... penso al Milan che deve coprire 300 milioni di debiti. E allora mi chiedo, come mai non fallisce? Io sono sereno perché so cosa sia la giustizia italiana e ho fiducia in essa, noi non abbiamo fatto nulla di male e siamo sicuri anche dai documenti, ormai il tribunale ha tutti i documenti e non è giusto che parli io di questa cosa".