Riflettori puntati su Palermo-Spezia per l'edizione odierna de 'Il Secolo XIX'.
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Zamparini e quel retroscena di mercato: Chichizola e Migliore furono ad un passo dal Palermo, poi il patron…
Ieri al Renzo Barbera la sconfitta (ai rigori) del Palermo contro lo Spezia: fra le fila della squadra di Di Carlo anche i due calciatori vicini ai rosanero in estate.
Ieri, allo stadio Renzo Barbera, è andata in scena la gara di Coppa Italia valida per il quarto turno eliminatorio: ad avere la meglio, ai danni dei rosanero, la squadra di Di Carlo che il prossimo gennaio farà visita al Napoli di Maurizio Sarri allo stadio San Paolo.
"Undici anni dopo il San Paolo di Napoli riapre le porte allo Spezia. Ma c‘è una certezza che esce dallo stadio Barbera di Palermo, sotto i fischi, quando è sera e un centinaio di tifosi, più uno a debita distanza che ha seguito la squadra e il gruppo, ma che da diffidato non poteva entrare, quasi piangono dal divertimento. La mattina del 2 giugno del 1891, quando un manipolo di signori raccolti attorno al tavolo di un modesto hotel di Glasgow decretarono la nascita ufficiale del calcio di rigore, qualcosa devono aver pur pensato sullo Spezia. Che non esisteva ma che, una volta fondato, avrebbe avuto bisogno di quell’artificio per ergersi alla storia. Passeranno decenni e secoli, finchè si arriverà a vedere quelli di Frosinone, poi quelli dell’Olimpico di Roma e infine quelli di ieri sera, segnati e parati, nell’altra magica giornata della storia bella e impossibile di questo club. Imprese, recenti, che cominciano ad appartenere al costume del popolo calcistico cittadino, in un paese di tanti dialetti e tante diatribe. Su alcune ci si potrebbe fare qualche riga in più. Magari da dedicare a Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, uno che compra e vende, retrocede e risale, come fosse una giostra - si legge -. E negli intervalli manda via mister e giocatori, o magari non li prende. Alle 17.35 di ieri gli arriva il conto sulla scrivania. Succede infatti che Galli sbagli un rigore e che nella sequenza Norbert Balogh, che lui ha pagato 3 milioni di euro dal Debrecen, vada sul dischetto. Se segna, porta il Palermo agli ottavi. Solo che davanti ha Leandro Chichizola, che Zamparini rifiutò dopo un’operazione consigliata da Angelozzi, elaborata da Fusco e fatta da Foschi, che si inalberò non poco andandosene. Zamparini, di Chichizola, disse semplicemente 'Che me ne faccio, non è roba da Palermo'. Il portierone tornò a casa, con Fusco e Foschi e procuratori che rimasero chiusi una giornata in un albergo di Roma, a sentire bizze e contro bizze. Sarebbe breve storia, se ieri Chichizola non parasse il tiro dell’ungherese, e poi non andasse sul dischetto per realizzare il rigore cheporta aitiri ad oltranza. Dove Goldaniga sbaglia. Ma poi sullo stesso gesso ci va Francesco Migliore. Quello che Tiberio Cavalleri, agente, offrì al Palermo in estate, ma che Zamparini preferì prima 'monitorare'. Migliore infila la porta e se ne va con il malloppo. Ora Zamparini sa, e chi meglio di lui, si direbbe. Storie di calcio in un’impresa a molti piedi e quattro mani, di due che magari non gridano lividi paonazzi, non hanno l’appeal dei dottori del calcio, ma ne sanno, eccome se ne sanno. [...] Una vittoria costruita nell’esatta copia di ciò che era successo a Roma; sornione, hai qualche occasione, subisci il giusto, li porti ai supplementari, inserisci un metronomo che regoli il traffico nella parte finale,per fare 0-0 e accompagnare tutti ai rigori, e poi servi il conto".
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