Gabriele Rolando e Nino La Gumina sono i veri valori aggiunti del Palermo in questa fase cruciale della stagione. Protagonisti un po' a sorpresa, maturati in fretta e quantomai decisivi in un frangente in cui freschezza, brillantezza atletica e voglia di emergere costituiscono fattori preponderanti. In ragione del rendimento opaco di alcuni big nel ruolo nel corso del girone di ritorno è legittimo chiedersi perché i due abbiano trovato così poco spazio nel corso della gestione tecnica precedente.
serie b
Terlizzi-Mediagol: “Nestorovski ha avvertito la pressione. La Gumina ha grandi doti ma non deve…”
L'intervista esclusiva realizzata dalla redazione di Mediagol.it con l'ex difensore rosanero, Christian Terlizzi, doppio ex del match tra Palermo e Cesena
Nestorovski è tornato in gruppo proprio in questi giorni dopo l'infortunio muscolare occorsogli contro il Cittadella ma prestazioni e prolificità garantite da La Gumina nell'ultimo mese renderanno ardua per il bomber macedone la riconquista di una maglia da titolare anche in eventuale ottica playoff.
Il dualismo tra il giovane attaccante palermitano ed il numero trenta rosa è stato tra i temi affrontati dal doppio ex della sfida tra Palermo e Cesena, Christian Terlizzi, in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it.
"Inserimento tardivo, e figlio soltanto degli infortuni, di giovani brillanti come La Gumina e Rolando al posto di big in evidente deficit di condizione come Aleesami e Nestorovski?
E' normale che se Tedino fosse partito con La Gumina titolare e Nestorovski, che per chiunque era l'attaccante principe del Palermo, tutti lo avrebbero attaccato, se il mister perde con La Gumina in campo lo massacrano mentre se perde con Nestorovski gliela fanno passare perché, teoricamente, è il migliore attaccante che aveva a disposizione. Nino ha grandi qualità, è un ottimo giocatore e il mister lo sta sfruttando in questo momento perché è una sorpresa per tutti, però per dare continuità ai risultati deve vivere nella spensieratezza e non deve avere il peso come Nestorovski di essere l'attaccante principe del Palermo, perchè Ilija quando è arrivato in Italia e non lo conosceva nessuno ha fatto benissimo. Da quando gli è stato detto che era l'attaccante più forte che doveva far vincere quasi da solo alla squadra il campionato si è perso, perché se non hai un carattere forte la pressione si fa sentire".
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