serie b

Tedino: “Foggia temibile. Posavec? Adesso parlo io. Tutto su Coronado-Gnahoré e nazionali. Tifosi voglio dirvi che…”

Mediagol23

Tutte le parole del tecnico del Palermo Bruno Tedino, intervenuto questa mattina in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Foggia

diLuca Bucceri

Vigilia di campionato in casa Palermo, i rosanero sono pronti a sfidare il Foggia nel quarto turno di campionato allo stadio Pino Zaccheria.

Un match dalle mille insidie, la voglia di rivalsa dei rossoneri dopo la pesante sconfitta di Avellino deve far tenere alta la concentrazione della compagine di Bruno Tedino che, intervenuto questa mattina in conferenza stampa, ha avvertito i suoi della pericolosità del match, del gioco dei pugliesi e ha difeso Josip Posavec: "Si vive sempre con il fatto che conta sempre il risultato finale, se avessimo vinto 3-2 avremmo parlato di una squadra con cuore e gamba. In questi inizi di campionato dobbiamo però valutare anche la prestazione e meritavamo di fare tre punti, ma non possiamo fare dietrologia. Abbiamo lavorato non al massimo nelle ultime due settimane e una partita del genere ci lascia l'amaro in bocca anche perché si giocava contro una squadra forte. Adesso dobbiamo essere bravi a tirarci su le maniche e reagire, provando a fare una prestazione di alto livello pensando che contro l'Empoli non abbiamo vinto sia per nostro demerito sia perché i toscani sono un'ottima squadra".

Il tecnico ha tirato le orecchie ai suoi, serve più concentrazione in campo: "Una squadra del genere che fa bene solo 20 minuti son pochi, serve allenarsi bene per riuscire a parlare la stessa lingua. Il primo passo è stato fatto ossia l'essere più propositivi, adesso dobbiamo dare continuità al nostro lavoro e sono convinto che abbiamo tutti i mezzi per migliorare. Non lavorare al meglio tutti i giorni ci ha dato logicamente qualche problema anche se non voglio alibi, i giocatori stanno bene tranne qualcuno che ha qualche acciacco o non è al massimo sotto il punto di vista psicofisico".

"Posavec? Una volta tanti anni fa quando si chiedeva di chi fosse la colpa si parlava subito di Andreotti". Così il tecnico rosanero ha risposto alle domande dei giornalisti sul giovane estremo difensore, troppo spesso sotto la lente d'ingrandimento per gli errori commessi in campo: "Mi ritengo un uomo e non ho mai avuto un'influenza da parte di nessuno sulle scelte tecniche. Riteniamo sia un portiere forte con grandi potenzialità che non ha mai avuto responsabilità sulle reti subite, ha fatto anche due o tre interventi importanti. Bisogna anche sottolineare le belle giocate e non solo i possibili errori, non si perde mai per colpa di un portiere o di un difensore ma per colpa della squadra".

Tedino poi è passato ad analizzare quello che potrebbe essere il giusto modo di affrontare i Satanelli allo Zaccheria: "Modulo? La Serie B è un campionato diverso dalla Serie A, il Foggia ha sempre giocato dei campionato ottimi sotto il livello tattico con De Zerbi che qualche stagione fa la costruì a sua immagine e somiglianza. Butta pochissimo la palla e gioca un calcio irritante con un gran possesso palla, tantissime squadre che vengono dalla Lega Pro hanno anche fatto il doppio salto e penso a Benevento e Spal. I rossoneri giocano molto bene a calcio e nonostante abbiano perso una partita importante sul campo dell'Avellino, avremmo voluto affrontarli dopo due vittorie loro e non dopo questa batosta e quindi sono certo che sarà una partita difficile sia per l'avversario che per l'ambiente. Il Foggia mantiene l'imbattibilità casalinga da tanto, in serie C era una squadra imbattibile e anche per questo ribadisco la difficoltà della gara. Non si può vivere una vigilia più tranquilla del solito quando affronti compagini del genere, vogliamo metterli in difficoltà per portare a casa un risultato importantePer me la squadra più forte è il Frosinone che l'anno scorso ha buttato via la promozione a Benevento, il Carpi è una sorpresa per modo di dire perché anche l'anno scorso ha fatto un grande campionato. Sono convinto che il Foggia sia una squadra molto forte che ho visto giocare, i rossoneri hanno giocato un grandissimo calcio e dovremo stare attenti ".

"Gnahoré? Eddy sta bene e ha fatto un'ottima settimana di lavoro, è un giocatore di grande prospettiva e qualità che ama di più fare la mezzala anche se nel calcio di oggi non ci sono più dei ruoli fissi ma bisogna essere duttili. Può diventare universale e ha caratteristiche di percussione, può migliorare sotto la fase dell'ordine ma è un ottimo giocatore che sta attraversando una buona condizione psicofisicaHo allenato per due anni le nazionali e ho avuto la fortuna di conoscere e di capire come funzionano le cose- ha proseguito-. I giocatori che vanno in nazionale sono quasi sempre disturbati, è stata molto più difficile la settimana scorsa che quella precedente nonostante in quest'ultima non ci fosse nessuno dei nazionali presenti. Quando sai che sulla carta hai un grande macchina ma a fianco una macchina straordinaria vuoi provarla al meglio, i giocatori quando tornano devono affrontare anche ore di volo e quindi lavorare al meglio in quei primi giorni risulta difficile".

"Coronado? Sta giocando per la squadra e non per se stesso, sta dando l'anima e si sta facendo il mazzo per la squadra, se dovesse fare una partita sottotono la prossima perché si sente appagato vuol dire che non è un ragazzo intelligente, ma conoscendo il suo carattere so che è molto in gamba e ha un grande spirito di abnegazione".

L'obiettivo del campionato è segnato, ancora 38 finali per poter riportare i rosanero in Serie A, ma secondo Tedino ci sarà ancora da lavorare per vedere il miglior Palermo: "Qualcosa ci manca, ma vedo che manca molto poco. Dipende anche dal tempo, ad esempio Embalo, La Gumina e Monachello di daranno una grande mano. Credo che dopo queste tre partite ravvicinate, si avrà un'analisi corretta di quello che sta succedendo, più tifosi parteciperanno meglio sarà perché noi abbiamo bisogno della loro spinta. Il Palermo è il patrimonio di una città".

"Morganella, Rispoli, Aleesami e Rolando sono dei giocatori diversi perché due sono più difensivi e due sono più offensivi. In questo momento sono fortunato perché la mia scelta dei giocatori è legata alle loro prestazioni molto buone, poi comunque vada posso solo dire che stanno facendo molto bene. Pericolosità? Rispoli ha avuto alcune possibilità avendo dentro di sé un indice di pericolosità importante mentre Aleesami è un calciatore più concretoHo allenato dei portieri molto forti come Donnarumma o Scufffet. Sono molto sereno su Posavec perché conosco le sue qualità, potrà fare anche degli errori ma chi non li fa. E' giusto che lo valutiamo per come lavora in settimana, fermo restando che abbiamo dietro due portieri importanti come Pomini e Maniero. Ieri ho sentito delle critiche nei riguardi di Dybala e non mi è sembrato corretto, non basta una partita o una prestazione storta per valutare negativamente un calciatore. Se il calcio di rigore lo avesse procurato Posavec e non Gnahorè sarebbe successa l'apocalisse, ribadisco il mio pensiero sul fatto che ogni giocatore può sbagliare".

"Stroppa è un allenatore molto preparato e non credo sia in discussione, sicuramente sarà una partita dove troveremo tante difficoltà. Ci manca la continuità di rendimento che sia a lungo termine, sapere che nella partita ci sono tanti momenti ossia quelli in cui devi soffrire e quelli in cui devi gestire la palla e attaccare".