spezia

Spezia, Bolzoni avverte: “Il rosanero è nel mio cuore, ma al Picco sarà dura. Il mio Palermo aveva qualcosa in più…”

Spezia, Bolzoni avverte: “Il rosanero è nel mio cuore, ma al Picco sarà dura. Il mio Palermo aveva qualcosa in più…”

Le dichiarazioni dell'ex centrocampista del Palermo, giocatore dello Spezia: "I miei compagni mi hanno raccontato che la formazione di Tedino ha impressionato per personalità e tecnica..."

Mediagol7

"Sono rimasto molto legato a Palermo e al Palermo".

Parola di Francesco Bolzoni. Dodici giorni e sarà Spezia-Palermo, match valido per la prima giornata di ritorno del campionato di Serie B. Non una sfida qualunque per il centrocampista originario di Lodi, che ha vestito la maglia rosanero dal 2013 al 2016. Intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', il classe '89, che si è espresso in vista della gara in programma il prossimo 20 gennaio allo stadio Alberto Picco, è tornato a parlare anche della sua esperienza in Sicilia. "Mi è dispiaciuto allora lasciare il club rosanero, ma non è dipeso da me. Ho avuto qualche problema fisico e per ricominciare ho preferito fare altre scelte - ha dichiarato Bolzoni -. Non ho difficoltà a dire che Palermo mi è rimasta dentro. Ho vissuto due anni splendidi sotto il profilo umano e professionale: quasi 70 partite da protagonista, la promozione con Iachini, poi la salvezza l'anno dopo, insomma ho davvero tanti bei ricordi che mi legano a Palermo".

SUL MATCH -"Il Palermo sta facendo bene, come testimonia la classifica, ma anche noi abbiamo chiuso alla grande l'anno. In casa abbiamo vinto le ultime 3 partite e in trasferta siamo migliorati tanto, anche nella convinzione di poter fare un campionato importante e ambizioso. Il nostro è uno stadio in cui è difficile giocare per gli ospiti, perché è molto raccolto, meno dispersivo rispetto al Barbera. I tifosi sono molto vicini al terreno di gioco e si sente davvero tutto. Mi aspetto un Palermo che non si lascerà intimorire. E' una squadra molto forte, di carattere e con individualità di spicco. All'andata non ero presente ma i miei compagni mi hanno raccontato che la formazione di Tedino ha impressionato per personalità e tecnica".

ANALOGIE -"Con quel Palermo vedo poche analogie. Quella squadra aveva qualcosa in più a livello tecnico: non si capiva come era potuta retrocedere l'anno prima. C'era gente del calibro di Sorrentino, Barreto o Hernandez e campioncini che sarebbero esplosi come Dybala e Belotti. Ma anche questo Palermo mi sembra adeguato all'obiettivo che si è dato la società a inizio stagione", ha concluso.