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Serie C, verso Palermo-Foggia: da Alastra a Petermann, quanti ex al “Barbera”

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Il Palermo di Giacomo Filippi si appresta a sfidare il Foggia di Zdeněk Zeman nel match valido per l'ottava giornata del Girone C di Serie C

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A cura di Nicolò Cilluffo

Un iter ricco di insidie nascoste negli anguli di ogni singolo match. Questo il percorso intrapreso dalla formazione siciliana targata Giacomo Filippi nel campionato di Serie C. Due vittorie, quattro pareggi ed una sconfitta. Meccanismi tattici e fluidità di manovra in fase di perfezionamento. La franchigia rosanero è alla caccia della quadra che possa consentirle di confermare le velleità di promozione in Serie B.

Il match tra Palermo e Foggia - in programma domenica alle ore 17.30 allo stadio "Renzo Barbera" - rappresenta un'ottima occasione per verificare lo status emotivo e fisico di Francesco De Rose e compagni. L'impianto locato in "viale del fante" si sta rivelando un fattore in questo primo scorcio di torneo. Il team rosa non perde un match in casa dal lontano 7 marzo 2020 quando la Juve Stabia, allora allenata da Padalino, espugnò la Favorita. Ben dieci i risultati utili consecutivi e per una squadra che ambisce a compiere il salto di categoria è un dato degno di nota.

La compagine pugliese di Zdeněk Zeman ha collezionato fin qui quattro vittorie, tre pareggi ed una sconfitta, posizionandosi - temporaneamente - al quinto posto in classifica alle spalle di Bari, Turris, Monopoli e Virtus Francavilla. Un avvio di stagione intenso e vibrante per il Foggia, che potrebbe rivelarsi più di una mera outsider nel Girone C di Serie C. L'esperienza in seno al bagaglio del tecnico boemo rappresenta un valore aggiunto per una squadra che, di per sé, ha già una buona ossatura per affrontare la rispettiva categoria da protagonista.

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Il legame tra Zeman e il mondo del calcio affonda le sue radici proprio in terra sicula. L'ex coach di Napoli e Roma ha allenato, infatti, il settore giovanile del Palermo dal 1974 al 1983. "Il risultato è casuale, la prestazione no", frase celebre e iconica dell'attuale tecnico del Foggia che esplica il proprio modus cogitandi. 4-3-3 il modulo di riferimento con la reiterata ricerca della verticalizzazione. Sovrapposizioni dei terzini, esterni d'attacco che tagliano dentro al campo e mezze ali che si buttano nello spazio lasciato libero dagli stessi. Il calcio offensivo e propositivo ideato da Zeman implementa lo spettacolo nel corso dei canonici novanta minuti. Sono tredici i gol messi a segno dalla franchigia pugliese in questa prima parte di campionato a discapito delle sole sei reti subite. Una squadra compatta e coesa che ha l'obiettivo di continuare a sorprendere, sognando in grande.

Non sarà un test semplice per il Palermo di Filippi, che ha bisogno di dare una sterzata significativa alla propria stagione. A rendere ancor più complicata la sfida di domenica sarà la presenza di tre ex calciatori rosanero tra le fila foggiane: Fabrizio Alastra, Davide Petermann e AndreaRizzo Pinna.

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FABRIZIO ALASTRA- Il portiere classe 1997, originario di Erice, ha collezionato, fin qui, sette presenze in campionato ed una in Coppa Italia. Dopo essersi formato umanamente e calcisticamente nel settore giovanile del vecchio Palermo - club con il quale ha anche esordito in Serie A nella stagione agonistica 2015-2016 - ha fatto diverse esperienze in giro per lo Stivale. Matera, Benevento, Prato, Modena, il ritorno in rosanero, Parma, Pescara e Foggia. Dalla stagione 2016-2017 a quella 2020-2021 ha fatto fatica a trovare continuità racimolando, pertanto, meramente trentasette presenze. Per un portiere i tempi di maturazione sono più lunghi rispetto a quelli di un calciatore di movimento ed è per questo che Alastra potrebbe aver trovato la sua dimensione solamente oggi alla corte di Zeman. 630 i minuti giocati nel Girone C di Serie C con la maglia pugliese addosso e due clean sheet.

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DAVIDE PETERMANN- Nato a Roma, il centrocampista classe 1994 ha collezionato, fin qui, sette presenze in campionato. Zeman ha affidato le chiavi del centrocampo all'ex Palermo che sta rispondendo a suon di prestazioni di spessore, dimostrando di essere un giocatore in grado di spostare gli equilibri in Serie C. Un gol, un assist e tanta qualità. L'allenatore boemo lo impiega nel ruolo di play e il piede mancino di Petermann non può che fare la differenza in questa categoria. Lanci lunghi, fraseggi corti e tempi di inserimento. La sua struttura imponente lo rende, a volte, macchinoso. Dopo essersi formato nei settori giovanili di Siena e Palermo, ha fatto diverse esperienze che hanno implementato cifra tecnica e caratteriale in seno al proprio bagaglio. Sudtirol, Teramo, l'esordio in rosanero in Serie B nella stagione agonistica 2017-2018 in un match contro il Bari vinto per zero a tre. E ancora Sicula Leonzio, Reggina, Pistoiese, Vibonese, Cesena e Foggia, i club in cui ha militato Petermann. Le centocinquantuno presenze collezionate nella terza serie del calcio italiano ne fanno un centrocampista maturo ed in grado di prendersi la scena con prodezze balistiche come quella messa a segno nella sfida contro il Potenza.

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ANDREA RIZZO PINNA - Quello che ha trovato meno spazio dei tre calciatori ex Palermo è proprio Andrea Rizzo Pinna. Due le presenze collezionate, appena 19 minuti in sette gare senza riuscire ad incidere particolarmente. Il jolly offensivo classe 2000 nasce come trequartista nel settore giovanile dell'Atalanta. Nei meccanismi tecnico-tattici di Zeman sta faticando a trovare spazio. Nel 4-3-3, infatti, il calciatore originario di Milano potrebbe essere impiegato da mezz'ala o da esterno offensivo. Pertanto, avendo anche una predisposizione a toccare troppe volte il pallone, non sembra ancora essere riuscito ad inserirsi nel credo calcistico del tecnico boemo. Il Foggia ha scommesso su di lui, pescando il ragazzo dopo la gavetta in Serie D. E chissà che questa scommessa non possa rivelarsi vincente da qui alla fine del campionato.

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