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Palermo, variabile Dall’Oglio: la duttilità dell’ex Catania è un fattore per Filippi

Palermo, variabile Dall’Oglio: la duttilità dell’ex Catania è un fattore per Filippi

Jacopo Dall'Oglio rappresenta un prezioso tassello nel mosaico a disposizione di Giacomo Filippi. Esperienza, carisma e duttilità che impreziosicono il centrocampo del Palermo ed offrono un ampio ventaglio di soluzioni tattiche al tecnico rosanero

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A cura di Nicolò Cilluffo e Leandro Ficarra

Leadership e duttilità, carisma e determinazione: prerogative virtuose e preponderanti nel bagaglio tecnico e mentale di Jacopo Dall'Oglio.

Grinta, forza fisica e predisposizione al sacrificio. Spirito di adattamento nelle circostanze più  calcisticamente complesse da interpretare, un'innata capacità di trainare la squadra e supportare i compagni nei frangenti più ardui dei canonici novanta minuti.

Il tuttocampista originario di Milazzo con un passato tra le file del Catania è approdato in quel di Palermo in sordina, senza proclami roboanti né eccessivo clamore. Nei giorni più afosi e convulsi della sessione estiva calciomercato, in cui le attenzioni erano incentrate sul profilo che avrebbe potuto occupare lo slot lasciato vacante al centro dell'attacco dall'ex Lorenzo Lucca, il direttore sportivo Renzo Castagnini riuscì a definire la trattativa per condurre dai piedi dell'Etnea alle pendici di monte Pellegrino,Jacopo Dall'Oglio.

Il calciatore classe 1992, per attitudini, qualità e versatilità in zona nevralgica, rappresentava il tassello ideale per impreziosire il roster di centrocampo a disposizione del tecnico Giacomo Filippi. Un innesto fortemente voluto da quest'ultimo che lo aveva già allenato per due stagioni, da vice di Roberto Boscaglia, a Brescia. Dinamico, esperto e carismatico. Centrocampista di sostanza che, all'occorrenza, sa anche farsi trovare pronto sotto porta sia nelle vesti di finalizzatore, sia da puntuale assist-man. L'accordo contrattuale dalla durata di un anno con il Palermo FC - con opzione di rinnovo automatico in caso di promozione in Serie B - potrebbe essere il preludio di una bella favola professionale di Jacopo Dall'Oglio in maglia rosanero. L'alba chiara di un nuovo percorso, insomma, per un giocatore di spessore che nelle ultime due stagioni vissute a Catania ha collezionato 47 presenze, tra regular season e play off, mettendo a segno sei reti e sfornando altrettanti assist.

Dall'Oglio mosse i primi passi della propria parabola calcistica con la Reggina esordendo in Serie B con i colori amaranto cuciti sul petto il 29 maggio 2011 in un match contro il Sassuolo terminato tre a due in favore dei neroverdi. Non una data qualsiasi per i tifosi del Palermo che, proprio in quel fatidico giorno, migrarono in massa direzione Capitale per assistere alla finalissima di Coppa Italia tra i rosanero e l'Inter targata Leonardo Nascimento de Araújo. Una squadra di ottimi giocatori e futuri campioni, quella guidata da Delio Rossi, che ad un passo dalla gloria vide infrangersi il proprio sogno contro la non irresistibile formazione nerazzurra del post Triplete firmato José Mourinho nella stagione precedente.

Dall'Oglio osservava da lontano Pastore e compagni intonare soavi note d'argento su spartiti calcistici magistralmente diretti ed orchestrati dal tecnico di Rimini. L'ex Reggina non avrebbe, probabilmente, mai immaginato, un giorno, di poter indossare quella prestigiosa maglia a tinte rosa e nere, pur ammaliato dall'indole propositiva e dalle gesta tecniche di una squadra che incantava in giro per lo Stivale. Era il Palermo di Miccoli, Ilicic Hernandez, Migliaccio, Nocerino, Bovo,Balzaretti, Cassani e Sirigu, solo per citarne alcuni.

 PALERMO, ITALY - NOVEMBER 14: Javier Pastore (L) of Palermo celebrates after scoring the opening goal during the Serie A match between Palermo and Catania at Stadio Renzo Barbera on November 14, 2010 in Palermo, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Pavia, Barletta, ancora Reggina e Brescia i club che tra Serie B e Lega Pro si sono avvalsi delle prestazioni di Jacopo Dall'Oglio prima del passaggio di quest'ultimo al Catania. Il biennio della consacrazione a tinte rossoazzurre implementò cifra tecnica e bagaglio umano in dote al classe 1992. Il trasferimento al Palermo come step significativo di una carriera costellata da diverse esperienze formative ed appaganti. Le ambizioni di vertice in categoria del club di Dario Mirri e la voglia di affermarsi di Giacomo Filippi hanno convinto Dall'Oglio a sposare il progetto rosanero.

Il tecnico originario di Partinico ha, finora, impiegato l'ex Brescia come trequartista o da interno in un centrocampo a due.

Dall'Oglio, per indole, pare poter esprimere al meglio il proprio potenziale nel cuore pulsante della zona nevralgica , da interno di un centrocampo a due o da mezzala in un reparto schierato a tre. Propensione al pressing feroce sul portatore di palla avversario, vigoria in sede di contrasto, capacità di schermare e chiudere le direttrici di passaggio in fase di non possesso. Il classe '92 riesce a conferire maggior solidità ed equilibrio ad un reparto che talvolta è apparso in difficoltà nel serrare i ranghi e a supportare adeguatamente il lavoro della linea difensiva. Tuttavia, l'ex Brescia, in virtù di tempi di inserimento, piede educato e discreta visione di gioco, è perfettamente in grado di agire da trequartista incursore, fornendo un contributo di incisività tra le linee e ricomponendo la densità in mediana sull'altare degli equilibri collettivi. Complementare per caratteristiche e tecnicamente sinergico agli altri interpreti del reparto, il calciatore siciliano ha in dote il pregio della versatilità, valore aggiunto caro ad ogni allenatore. Pedina universale ed intercambiabile nel fulcro del rettangolo verde, la cui collocazione potenzialmente itinerante consente a Filippi di mutare assetto tattico in corsa senza dover necessariamente spendere un cambio dalla panchina. De Rose, Luperini, Odjer, Dall'Oglio ed il giovane Mauthe: in ragione di cifra tecnica complessiva e varietà di opzioni a disposizione di Filippi, il centrocampo pare al momento il reparto più eterogeneo e competitivo in seno al Palermo edizione 2021-2022 che sogna il salto di categoria.

 

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