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Roma, l’Oscar di Pastore: “A Palermo due anni fantastici, ho giocato con l’attaccante più forte…”

GENOA, ITALY - MARCH 24:  Javier Pastore celebrates his goal during the Serie A match between Genoa CFC and US Citta di Palermo at Stadio Luigi Ferraris on March 24, 2010 in Genoa, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Il centrocampista della Roma ha ricordato i due bellissimi anni trascorsi con la maglia del Palermo, durante i quali ha giocato con grandissimi campioni

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Javier Pastore e i suoi magici anni trascorsi con la maglia del Palermo.

Quando arrivò nel lontano 2009 dall'Huracán, forse in pochissimi avevano immaginato che El Flaco sarebbe diventato uno dei centrocampisti più forti, talentuosi e spettacolari ad aver mai indossato la maglia rosanero. Due anni durante i quali l'argentino ha fatto innamorare i tifosi del Palermo segnando 14 gol in 69 partite, ed illuminando il Renzo Barbera con giocate fuori dal comune e trascinando la squadra verso due storici traguardi: la finale di Coppa Italia contro l'Inter e la qualificazione ai gironi di Europa League.

Il club siciliano fu per Pastore la rampa di lancio verso il grande palcoscenico europeo, dal momento che dal Palermo si trasferì al PSG, dove è rimasto per sette stagioni prima di ritornare in Italia e vestire la maglia della Roma. Un'esperienza che il giocatore ha ricordato con grande emozione durante una lunga intervista rilasciata ai microfoni del sito ufficiale dei giallorossi: "Palermo? È stata un’esperienza bellissima. Rappresentano due anni indimenticabili. La squadra giocava bene, abbiamo fatto cose importanti in quegli anni. Siamo arrivati quarti in campionato, a un punto dalla Champions, in finale di Coppa Italia, abbiamo giocato l’Europa League. Abbiamo fatto delle cose che non si vedevano da anni in quella città. Ho tanti bei ricordi, la gente è stata magnifica con me. È il posto in cui ho conosciuto mia moglie. Rimarrà sempre nel mio cuore, una parte della Sicilia è con me a casa. La cessione al PSG? Sono venuti a osservare le mie prestazioni per due mesi. Per me era un sogno giocare in Europa. È stato straordinario, mi hanno convinto subito. Non ci ho pensato due volte. Alla prima possibilità ho accettato. Paura? Mai, nessuna paura. Era il mio sogno. Venivo per la cosa che so fare meglio: giocare a calcio. La mia famiglia mi ha supportato, perché è venuta con me. E tutto questo mi ha dato tanta fiducia".

A Palermo Pastore ha avuto l'onore di giocare con tanti calciatori di qualità, come Edinson Cavani, che ha poi ritrovato anche a Parigi e con cui si è sempre trovato a suo agio: "Attaccanti forti con cui ho giocato? Ce ne sono stati tanti. L’attaccante più forte con cui ho giocato è Cavani, perché va a genio con le mie qualità. A me piace fare assist per i gol e ho avuto un buon feeling con tanti compagni di squadra, ma con lui più di tutti: è devastante come punta. E poi non posso non citare Ibrahimovic. Se includiamo tutti gli aspetti, tra cui la mentalità, la professionalità, è incredibile: è il giocatore che mi ha ispirato di più a migliorare. Se lo guardi in allenamento impari. Ci sono ancora in contatto, sono molto legato a lui, è uno dei migliori compagni di squadra che abbia mai avuto".