Cristian Raimondi è uno degli ex di più antico corso della sfida tra Palermo e Atalanta. Le sue apparizioni in maglia rosanero risalgono addirittura al 2004-2005. Il difensore bergamasco ha presentato la partita dalle colonne dell'Eco di Bergamo. "La sfida al "mio" Palermo? Di quel Palermo non c'è più niente, sono passati 10 anni e non ho più contatti. Se giochiamo ogni domenica con la testa giusta a me 6 punti nelle prossime tre partite non bastano. Vorrebbe dire perdere una partita e io non vedo quale. Palermo e Chievo sono come noi, col Napoli in casa l'adrenalina sale da sola. Io per Natale non vorrei più perdere. Zamparini? Cerca sempre il bene della squadra, ma a volte lo fa da supertifoso. Il Palermo si batte usando la testa. Vietato pensare che siamo forti perché abbiamo vinto a Roma. Meglio se pensiamo che abbiamo perso a Udine. Nessuno si deve sentire i tre punti in tasca. Il Palermo è una vetta dolomitica, la supereremo solo con la testa. Concentrazione, umiltà, dettami del mister da seguire. Il Palermo di Ballardini si difende e riparte molto rapidamente, sono queste le sue armi migliori, noi dovremo dimostrarci l'Atalanta più brillante. Con l'aiuto dei nostri tifosi possiamo farcela. Conta poco fare le imprese all'Olimpico o a San Siro se poi non ti ripeti davanti alla tua gente. E' dall'estate che respiro entusiasmo per la squadra, al Comunale con la nostra gente dobbiamo fare punti. Per i tifosi, lo meritano. E so che il colpo d'occhio sarà ancora una volta un'emozione".
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Raimondi ex rosa ma non troppo: “Non è più il mio Palermo. So quali sono le armi di Ballardini e come vincere”
Cristian Raimondi presenta la partita di campionato tra la sua Atalanta e il Palermo che lo fece esordire in Serie A
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