Poco meno di tre ore e sarà Pro Vercelli-Palermo, match valido per la ventisettesima giornata di Serie B.
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Pro Vercelli-Palermo, le probabili formazioni: le scelte e i dubbi di Tedino in una partita da non sbagliare…
Nella testa del tecnico permangono dubbi sia sul piano squisitamente tattico, sia in materia di scelta degli interpreti. Due sono le ipotesi...
Una gara, quella in programma alle ore 15 allo stadio Piola, che rappresenta un vero e proprio bivio in vista del prosieguo della stagione. Alla luce delle tre sconfitte di fila maturate dalla compagine rosanero, questo pomeriggio non sono ammessi ulteriori passi falsi. Per questo motivo, Bruno Tedino, conscio dell'importanza della partita, scioglierà presumibilmente le ultime riserve relative all'undici titolare poco prima del fischio d'inizio.
L’infortunio di Aleesami rappresenta certamente l’ennesima tegola in un periodo decisamente nero per il club di Viale del Fante. Un infortunio che costringerà Tedino a fare di necessità virtù. Nella testa del tecnico, infatti, permangono dubbi sia sul piano squisitamente tattico, sia in materia di scelta degli interpreti.
Due sono le ipotesi.
Il coach ex Pordenone potrebbe optare per il 3-4-1-2. E la conferma di Pomini tra i pali segna, come già anticipato in settimana, il conclamato cambio di gerarchie nel ruolo.
La linea difensiva, in questo caso, dovrebbe essere composta da Bellusci, Struna e Rajkovic. In mezzo al campo, fiducia a Jajalo e Murawski, con Rispoli esterno destro e Rolando sull'out opposto. Coronado, invece, tornerà a liberare estro e qualità sulla trequarti, mentre Trajkovski e Nestorovski comporranno con ogni probabilità il tandem offensivo.
IPOTESI 4-3-1-2 - Sì, Tedino potrebbe anche scegliere di cambiare modulo. In settimana, l'allenatore trevigiano ha lavorato molto su questa soluzione alternativa. In questo caso, la linea difensiva dovrebbe essere composta dalla coppia di centrali Struna e Bellusci, con Rispoli esterno destro e Szyminski esterno basso a sinistra. L’impiego del polacco rappresenterebbe una soluzione votata a garantire maggiore copertura sulla corsia, creando una sorta di finta difesa a tre ogni qualvolta Rispoli spingerà sul versante opposto in fase di possesso.
Jajalo nel consueto ruolo di schermo e catalizzatore del giro palla davanti alla difesa, Murawski e Chochev intermedi con il compito di cucire il gioco ed inserirsi quando possibile in fase offensiva, garantire pressing ed interdizione in sede centrale, scalate e raddoppi in ripiegamento sull’esterno.
Pochi dubbi, invece, per quanto riguarda l'attacco: in avanti, spazio a Coronado, Trajkovski e Nestorovski.
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