Pomini: “Prima di accettare Palermo ho chiesto una cosa alla mia famiglia. Mio amico una star della musica, in caso di A prometto…”

Promesse in caso di raggiungimento dell'agognato traguardo col Palermo e ritratto di una splendida realtà familiare. Questi alcuni dei temi trattati dal portiere del club rosanero, AlbertoPomini, nel corso dell'intervista concessa nell'ambito della sua partecipazione al talk televisivo "Casa Minutella" in onda su TRM 13.

"Promessa in caso di serie A? Posso fare anche io una promessa alla mia signora, come fece Sorrentino. Se andiamo in A, prometto che porto la famiglia per sei mesi a girare il mondo quando smetterò di giocare. Visiterei gli Stati Uniti e soprattutto l’Australia, dove potrei anche avere voglia di fermarmi. Solo figlie femmine come Sorrentino? Ci siamo anche scambiati dei messaggi con Stefano. Probabilmente noi portieri abbiamo questo gene. Anche se anche Gilardino ha tre femmine Figlio maschio? Sono sincero, per il primo figlio non mi importava, ma sulla seconda iniziavo a sperarci ad un maschio. Alla terza ne ero sicura, ma non è arrivato. Le mie figlie si chiamano Matilde, Beatrice e Cloe. La grande, Matilde, capisce un po’ di più e a scuola si rende conto con gli altri bambini del mestiere che fa il papà. Qualche volta le porto allo stadio. Per delle bambine una squadra con i colori rosa è fantastico, ho preso già tre magliette per loro. La famiglia è la colonna importante. Prima di arrivare ho detto a mia moglie “Se venite voi con me decido che questa avventura la faccio”. Sono certamente un papà, forse atipico, ma mi piace passare il mio tempo stando con le mie figlie, anche perché mi rendo conto che crescono in fretta. Il maschietto a Palermo? Bisogna chiederlo a mia moglie. Ma penso sia una porta abbastanza chiusa. Però mai dire mai. Musica? Nek è un grande mio amico, le nostre figlie andavano a scuola insieme a Sassuolo. Sassuolo è una terra di cantanti. Se dici Rosa penso al Palermo. Nero? La mia musica preferita, ovvero la black Music".