Perinetti su Bari-Palermo: “Due piazze da A, ecco che match mi aspetto. Non ho ancora visto il vero Tedino…”

"Quello di Nestorovski non è un forfait indolore. Ma il Palermo ha una rosa importante. Non dimentichiamo che ha saputo sopperire alle assenze contemporanee di otto nazionali, restando comunque imbattuto".

Parola di Giorgio Perinetti. Il direttore generale del Genoa, doppio ex di turno, si è espresso in vista del match in programma questo pomeriggio allo stadio San Nicola, ovvero Bari-Palermo. Ma non solo. L'esperto dirigente originario di Roma è poi tornato a parlare dei suoi trascorsi in Sicilia.

"Palermo? Basterebbe pensare che ho mantenuto la residenza nel capoluogo siciliano. Questione di cuore. Mia moglie Daniela (scomparsa a giugno di due anni fa, ndr) era di Palermo, le nostre figlie Chiara ed Emanuela sono nate lì. Sono sempre stato troppo coinvolto dal club rosanero. Quando il Palermo ha chiamato, sono tornato senza pensarci su. E poi sono arrivati i risultati: abbiamo vinto due volte il campionato di Serie C e, tre anni fa, siamo risaliti in Serie A", sono state le sue parole.

BARI-PALERMO -"E' bello vedere Palermo e Bari nelle prime posizioni della classifica. Ci sono le premesse per una contemporanea promozione, anche se questo è un campionato strano. Sembra che si giochi a perdere... una volta raggiunta la vetta. A prescindere da come finirà, il calcio italiano ha bisogno di recuperare queste due grandi piazze - ha proseguito -. Palermo e Bari porterebbero entusiasmo, calore e, soprattutto, un ricco bagaglio di passione del massimo campionato. Quel che occorre per immettere nuova linfa all'intero movimento. Sarà una sfida affascinante fra due solide realtà. In casa il Bari ha sbagliato soltanto contro il 'mio' Venezia. Il Palermo, invece, è stato più continuo in trasferta. Ha un buon impianto di gioco. Anche se, a dirla tutta, non ho ancora visto il vero Tedino con il Palermo. Il suo Pordedone, l'anno scorso, era una macchina perfetta. I match winner? Coronado e Brienza costituiscono l'assenza del calcio. Uomini di un'altra categoria".