Perinetti: “Giovani titolari da subito in vista della prossima stagione? Io agirei diversamente”

All'indomani della sconfitta di Empoli, un terremoto che non ha portato a nessun cambio in panchina solamente perché De Zerbi alla fine non ha accolto la proposta di Zamparini a tornare.

Le intenzioni del patron erano quelle di affidare la squadra al tecnico ex Foggia (sulla panchina rosa dalla terza alla quattordicesima giornata), puntando sulla valorizzazione dei giovani presenti in organico. "Si sarebbe trattato di un piano di salvataggio per risistemare i conti? Questo lo sa Zamparini - risponde Giorgio Perinetti, intervistato da Mediagol.it nel corso del consueto appuntamento pomeridiano sulle frequenze di Radio Action -. Non so dire se la retrocessione è un tentativo di restyling per risistemare i conti. La Serie A è un bene che dà valore alla società, all'ambiente, ai calciatori: conservarla sarebbe importante".

"Gettare le armi già adesso, pensando di valorizzare dei giovani che in Serie A farebbero sì esperienza, ma sarebbero comunque esposti a delle difficoltà enormi, non sarebbe giusto - prosegue l'ex responsabile dell'area tecnica del Palermo, oggi al Venezia -. Io non mi arrenderei, poi ognuno imposta le cose come meglio crede. C'è tutto un girone di ritorno per giocarsi delle chance: gettare le armi adesso è prematuro. Poi, il programma relativo ai giovani si può sempre fare: l'anno prossimo, ad esempio, lo si può impostare sin da inizio anno, perché un conto è farlo a inizio stagione, un altro è a metà campionato".

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