Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, domenica scorsa è arrivata l'ufficialità.
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Perinetti: “Belotti un patrimonio, Zamparini non ha creduto in lui”. E su Faggiano…
L'Intervista all'ex direttore sportivo del Palermo, Giorgio Perinetti: "Daniele porterà al Parma il suo entusiasmo e anche maggiori conoscenze".
Andrea Belotti ha rinnovato il suo contratto con il Torino fino al 2021, con annesso adeguamento dell'ingaggio e clausola rescissoria (solo per l'estero) di 100 milioni di euro. Intervistato ai microfoni di 'TuttoMercatoWeb', l'ex dirigente del Palermo, Giorgio Perinetti, ha speso parole al miele per l'attaccante bergamasco.
"Le clausole sono fatte a salvaguardia di un patrimonio. Poi il giocatore dovrà non smettere di voler crescere. Vero, siamo stati io e Gattuso ad individuarlo ma Zamparini ha fatto un passaggio importante facendo un sacrificio economico - ha spiegato Perinetti -. Mi dispiace però che Zamparini poi non abbia creduto fino in fondo al calciatore cedendolo in maniera precipitosa al Torino. La squadra ideale per Belotti? Ha caratteristiche per giocare in qualsiasi squadra d'Europa. E uno spirito da Premier".
Addio Faggiano - Fra i temi trattati dall'attuale direttore sportivo del Venezia anche le dimissioni rassegnate da Daniele Faggiano, approdato poi al Parma. "Intanto noto con piacere che le regole, adesso, sono meno restrittive rispetto a tre anni fa quando non mi fu consentito di andare dopo aver lasciato il Palermo a stagione in corso alla Sampdoria. E prima ancora dal Siena al Genoa. Per quanto riguarda il Parma, credo abbia trovato in corsa le soluzioni migliori: D'Aversa l'ho avuto come giocatore, è un tecnico che stimo e che era in corsa anche per il Venezia. E Faggiano, beh, avrei preferito che al Parma arrivasse Vagnati (sorride, ndr). Vagnati ha mono esperienza, mentre Daniele porterà al Parma il suo entusiasmo e anche maggiori conoscenze. Un avversario in più. Un avversario che si riqualifica come primario", ha concluso Perinetti.
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