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Palermo, Tedino torna in bilico: Zamparini è molto perplesso e riflette sul futuro del tecnico. Foschi e Stellone…

Palermo, Tedino torna in bilico: Zamparini è molto perplesso e riflette sul futuro del tecnico. Foschi e Stellone…

La prestazione modesta e abulica fornita dal Palermo contro il Brescia fa riemergere criticità ed interrogativi. La posizione di Tedino torna ad essere fortemente in bilico. E Zamparini...

Mediagol7

Un blackout inspiegabile maturato nel giro di 72 ore.

Dalla prestazione autorevole e brillante sfoderata contro il Perugia al "Barbera", alla prova opaca ed impalpabile del "Rigamonti", la metamorfosi del Palermo di Bruno Tedino è stata drastica e repentina, per certi versi sconcertante. Difficile comprendere quale meccanismo si sia inceppato sia sotto il profilo tecnico, sia psicologico, in una squadra che pareva star ritrovando equilibri e consapevolezze. Sull'abbrivio delle due vittorie consecutive conquistate, la compagine siciliana avrebbe dovuto fornire ben altra prestazione al cospetto del Brescia di Eugenio Corini.

L'inconsistenza tattica, nervosa e tecnica del Perugia sceso in campo al "Barbera" sabato scorso doveva costituire più di un indizio: il Palermo non ha ancora trovato adeguate soluzioni alle numerose criticità che avversano la crescita di questa squadra. A salire sul banco degli imputati è ancora una volta il tecnico Bruno Tedino.

Preparazione e gestione della gara del "Rigamonti" da parte dell'ex allenatore del Pordenone hanno destato più di una perplessità alla luce di quanto si è visto sul terreno di gioco. Venti minuti discreti, poi il nulla, con il Palermo sovrastato per ritmo, intensità e qualità in ogni zona del campo. Una squadra la cui psiche è andata in frantumi subito dopo l'uno-due firmato Alfredo Donnarumma, complici una serie di topiche difensive culminate nello svarione clamoroso di Bellusci in occasione del raddoppio.

Il 3-5-1-1 coniato inizialmente da Tedino ha mostrato una squadra sostanzialmente remissiva e pavida dopo il fuoco di paglia del primo scorcio di match, incapace di produrre trame fluide, incisive e corali in grado di impensierire la retroguardia lombarda. Un Palermo dimesso anche dal punto di vista della tenuta mentale e nervosa, tanto da omaggiare di fatto entrambe le reti che hanno permesso al Brescia di chiudere la prima frazione in vantaggio di due gol.

Poco è cambiato in una ripresa in cui gli ingressi di Aleesami e Puscas non hanno minimamente spostato gli equilibri. Il 3-4-1-2 coniato a caccia della rimonta ha sortito ulteriori imbarazzi in sede di filtro in mezzo al campo e distanze tra i reparti, non accrescendo l'indice di pericolosità in fase offensiva. E la carta Moreo è sembrata più una mossa figlia della disperazione, che non di un reale convincimento tattico.

Al netto del ritardo di condizione dei singoli e dei calciatori allo stato attuale fermi per infortunio, la sensazione è che quando si alza leggermente l'asticella della competitività, questa squadra vada palesemente in affanno sotto il profilo tattico, atletico e mentale, pagando un gap in termini di organizzazione, automatismi ed impianto di gioco notevole al cospetto dell'avversario di turno.

Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, nonostante le due vittorie consecutive ottenute contro Foggia e Perugia, il tonfo di Brescia ha rimesso fortemente in discussione la posizione del tecnico Bruno Tedino. Il patron friulano Maurizio Zamparini starebbe seriamente riflettendo sull'ipotesi di sollevare dall'incarico il coach ex Pordenone. I confronti sul tema con il responsabile dell'area tecnica Rino Foschi si susseguono in maniera febbrile nelle ultime ore.

Forti dubbi in seno ai vertici del club sulla reale capacità di Tedino di infondere identità, forma mentis ed impianto di gioco utili ad esaltare il potenziale tecnico di questo organico, ritenuto da Zamparini e Foschi comunque di assoluto livello in relazione agli standard della categoria.

Ulteriore elemento di valutazione in viale del Fante è tuttora il feeling tattico e motivazionale fra il tecnico e la squadra: non è un mistero che sin dalla crisi patita nel girone di ritorno della scorsa stagione, poi culminata con l'esonero, connessione ed ascendente dell'allenatore nei confronti di alcuni leader dello spogliatoio sono sensibilmente scemate.

Ragion per cui, sono ore decisive e calde per stabilire il futuro di Bruno Tedino sulla panchina del Palermo. Non sono da escludere svolte significative in questo senso a stretto giro di posta. Il candidato numero uno a raccogliere l'eredità del tecnico veneto è ancora una volta Roberto Stellone, tuttora contrattualmente legato al club di viale del Fante ed a libro paga di Zamparini. Molto stimato all'interno dello spogliatoio rosanero, Stellone condusse con profitto la squadra nell'ultimo scorcio dello scorso torneo, arrivando imbattuto alla discussa finale di ritorno play-off contro il Frosinone. Proprio i rapporti non particolarmente idilliaci tra il patron friulano e lo stesso Stellone, che hanno caratterizzato il bimestre del tecnico romano sulla panchina rosanero, potrebbero costituire un deterrente nell'ottica di un eventuale avvicendamento in panchina. L'opera diplomatica e di mediazione di Rino Foschi potrebbe però sbloccare l'impasse.