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Palermo, svolta ds: Di Marzio-Salerno verso il sorpasso, Foschi beffato? Le ultime

Due correnti di pensiero con progetti tecnici e figure professionali diverse. Rino Foschi e Gianni Di Marzio scoprono le carte sul tavolo di Zamparini.

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Un sogno professionale che potrebbe trasformarsi in un incubo.

Rino Foschi rischia ancora una volta di arenarsi ad un passo dalla soglia di ingresso di viale del Fante. Ribaltoni e colpi di scena sono una costante nelle dinamiche tecniche e dirigenziali in casa rosanero e, fin quando il deus ex machina sarà Maurizio Zamparini, la sorpresa sarà sempre dietro l'angolo. Nulla può darsi per scontato, neanche in presenza di accordi virtualmente definiti. D'un tratto la gioia per un praticamente certo ritorno nelle vesti di uomo-mercato del Palermo potrebbe divenire l'ennesimo  boccone amaro, intriso di rimpianto, per l'attuale dirigente del Cesena. Tutto appariva ormai scontato, al netto delle dichiarazioni di prassi, con l'intesa già raggiunta di Foschi e Zamparini, con tanto di investitura pubblica del patron nel corso di un'intervista radiofonica.

Foschi avrebbe richiesto al patron friulano un'unica garanzia: la piena centralità decisionale nella gestione del mercato, senza interferenza alcuna da parte di procuratori, intermediari e consulenti più o meno autorevoli. Il patron avrebbe cercato di rassicurare il dirigente romagnolo sulla possibile coesistenza e compatibilità con Gianni Di Marzio, suo consulente principe e protagonista di uno straordinario lavoro diplomatico e motivazionale. Contributo determinante ai fini dell'unione e della rivitalizzazione di un gruppo che sembrava destinato alla retrocessione. Proprio il peso specifico dell'esperto manager campano sarebbe stato oggetto di discussione e varie perplessità: la linea Foschi prevedeva un ridimensionamento del ruolo di Di Marzio e preferibilmente l'ingaggio di un nuovo profilo per la panchina in luogo di Davide Ballardini, mister salvezza, particolarmente legato proprio al dirigente campano. L'ascendente di Di Marzio sul patron è allo stato attuale certamente un fattore di rilievo e Zamparini, che aveva in prima istanza offerto all'istrionico ex tecnico campano la poltrona di ds, non ha intenzione di rinunciare all'esperienza e alla competenza del suo attuale consulente personale di mercato. Forte del contributo decisivo fornito in chiave salvezza e della stima presidenziale, Di Marzio, da dirigente esperto e smaliziato, non è rimasto a guardare. Di Marzio ha continuato a lavorare sotto traccia per proporre al presidente una strada alternativa che potesse soddisfare le sue aspettative in termini dirigenziali e al contempo rafforzare la posizione del tecnico Ballardini, legato al Palermo da un contratto in essere con scadenza giugno 2017. Nonostante il gelo calato tra Zamparini e l'ex allenatore di Genoa e Lazio, condito da qualche schermaglia mediatica, Di Marzio non ha mai interrotto la sua paziente opera di mediazione, al fine di appianare la divergenza di vedute tra i due e trovare un punto di convergenza. L'uomo chiave in questo senso è certamente Nicola Salerno, dirigente molto apprezzato dal patron ed il cui percorso professionale si è più volte incrociato col club rosanero, senza però mai congiungersi. Manager competente, qualificato e di riconosciuto spessore, Nicola Salerno dopo aver a malincuore, per impegni pregressi, dovuto eludere la corte serrata di Zamparini, è l'autorevole candidato caldeggiato proprio da Gianni Di Marzio. Salerno, oltre al miracolo Messina, ha firmato proprio con Davide Ballardini (nel ruolo di tecnico) una meritoria impresa sportiva, centrando con il Cagliari, un'impensabile salvezza dopo aver collezionato la miseria di dieci punti nel girone d'andata. I rapporti professionali e di stima tra Salerno e Ballardini sono fuori discussione: ragion per cui, l'approdo in Sicilia del dirigente lucano aprirebbe le porte alla permanenza dello stesso mister ravennate sulla panchina del Palermo.

Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, l'ex ds del Watford sarebbe ben lieto di iniziare una nuova avventura con il club di Maurizio Zamparini e, dopo i primi approcci interlocutori ma estremamente positivi, sarebbe pronto ad incontrare il patron alla presenza dello stesso Di Marzio per un summit che potrebbe sancire la fumata bianca. Il futuro del Palermo si dipanerà in funzione di questa piccola guerra di potere con due fazioni, pronte ad esporre progetti tecnici e figure professionali diverse e Maurizio Zamparini chiamato a prendere una decisione. Il ritorno di Foschi sembrava cosa fatta, ma nelle ultime ore il binomio Di Marzio-Salerno viaggia forte in corsia di sorpasso. Saranno decisive le prossime 48 ore, ma le quotazioni di Nicola Salerno salgono vertiginosamente e Rino Foschi corre concretamente il rischio di essere ulteriormente beffato al fotofinish.