Il presidente del Palermo FC, Dario Mirri direttamente dalla Villa Picena a Colli del Tronto, ha raccontato quanto accaduto alla formazione rosanero, in viaggio verso Ascoli Piceno nella serata di ieri. Tra paure e malumori il gruppo di Eugenio Corini ha raggiunto la città marchigiana nella mattinata. Di seguito il racconto dell'imprenditore siciliano:
LE DICHIARAZIONI
Palermo, Mirri: “Incidente a quota bassa, il pilota ha limitato il peggio. Lega…”
"Eravamo a Punta Raisi e alle 19.45 eravamo pronti, in orario, per decollare verso Pescara. Tutto era perfetto, in ordine, ma dopo 15’ minuti di volo il comandante ha fatto l’annuncio: il cristallo del vetro anteriore nella cabina di pilotaggio era stato danneggiato per il maltempo, probabilmente un colpo di fulmine, dato che ieri a Palermo pioveva forte e di traverso. Ricordo l’attivazione delle procedure di emergenza e i minuti di attesa prima di riatterrare a Punta Raisi: nessuno fiatava per quanta paura si sentiva in cabina. Fortunatamente l’incidente è avvenuto a una quota più bassa, se non fosse stato così il vetro avrebbe potuto spaccarsi e la situazione peggiorare - dice ancora Mirri -. Con la sua esperienza, il pilota, un ex di Alitalia, ha limitato il peggio e una volta atterrato ci ha detto che una cosa del genere non gli era mai capitata in 30 anni di lavoro". E ancora: "Cambiare il cristallo del vetro anteriore era impossibile, così come era difficile trovare un nuovo slot per il decollo - aggiunge il presidente rosanero -. Aeroitalia, la nostra compagnia che usiamo spesso per le trasferte in charter, l’ultima a Perugia, ha dovuto quindi trovare un aeromobile sostitutivo. Quello adatto però non era in zona: era da poco partito da Roma per dirigersi a Bergamo, avrebbe dovuto poi effettuare le procedure di rifornimento e arrivare in Sicilia. Alle 3.50 in punto - dice Mirri -. Nel frattempo abbiamo mandato i nostri calciatori a riposare in un hotel vicino all’aeroporto Falcone e Borsellino, il Magaggiari, rimasti però con il cellulare acceso. Nel frattempo, noi eravamo continuamente in contatto con la Lega, la Questura e l’Ascoli. Dobbiamo renderci conto di quante persone ci siano dietro all’organizzazione di un match e quanto sia complicato spostarlo. Una volta monitorata la situazione, la Lega ha optato per lo spostamento a domenica secondo le esigenze di tutti i soggetti interessati".
© RIPRODUZIONE RISERVATA