serie b

Palermo-Livorno 1-1: Moreo illude i rosa, Raicevic li gela. Cuore e carattere non bastano per battere i toscani…

Mediagol2

 

 

PRIMO TEMPO - Testacoda al "Barbera" tra la capolista e la cenerentola del torneo cadetto.

Palermo e Livorno si sfidano a caccia dei tre punti per alimentare i rispettivi ed antitetici obiettivi stagionali.

La formazione siciliana, al netto delle astruse e tuttora indefinite vicende legate alla cessione del club, viaggia a vele spiegate da quando sulla panchina rosanero siede Roberto Stellone.

Assenti Struna e Nestorovski, il tecnico romano rispolvera per l'occasione il 3-4-1-2. Pomini rileva a sorpresa Brignoli tra i pali, Rajkovic-Bellusci e Szyminski compongono il terzetto difensivo, Rispoli ed Aleesami cursori alti sulle corsie, Jajalo-Haas tandem di interni, Falletti a galleggiare tra le linee a supporto di Moreo e Puscas. Spicca tra gli uomini di Breda la presenza dell'ex Alessandro Diamanti.

La partenza della compagine rosanero è bruciante: la combinazione Puscas-Falletti-Moreo è da manuale del calcio, l'uruguaiano imbuca magistralmente sul taglio dell'ex Venezia che scarica con un destro secco alle spalle di Mazzoni e firma il vantaggio dei suoi. Il Palermo è tonico ed elettrico, squadra alta, corta e aggressiva, particolarmente reattiva sulle seconde palle. Falletti conferisce qualità e cambio di passo sulla trequarti, Moreo e Puscas si muovono con cadenza armoniosa e complementare. Ancora Falletti cerca il jolly dal limite ma il suo destro a giro non trova la porta. La luce in casa amaranto l'accende Diamanti: la parabola scoccata dal sinistro fatato del fantasista toscano trova controllo e diagonale vincente di Raicevic con Rajkovic fin troppo morbido e svagato in sede di marcatura.

Alla mezz'ora Haas trova in area Puscas ma il tentativo di girata in acrobazia del rumeno si perde alto sulla traversa. Poco dopo l'ennesimo assist in verticale di Falletti mette Puscas in condizione di battere a rete ma è bravo Bogdan a chiudere in extremis sull'ex Novara. Il palermo resta padrone del gioco e spinge forte sull'acceleratore: una verticalizzazione di Rispoli trova in area  Moreo ma il sinistro masticato della boa milanese si perde largo alla destra di Mazzoni. La prima frazione nonostante la marcata supremazia territoriale del Palermo di Stellone si chiude in parità.

SECONDO TEMPO - I due cartellini gialli comminati a Fazzi ed al subentrato Porcino sono gli unici spunti di cronaca degni di rilievo nel primo quarto d'ora della ripresa.

Il Livorno abbassa sensibilmente il baricentro e serra i ranghi, il Palermo fatica a sgretolare la densità in fase di non possesso degli uomini di Breda. Quando scocca il ventesimo, Stellone rompe gli indugi e rimescola le carte.

Fuori Szyminski, Rispoli ed Aleesami scalano nel ruolo di esterni bassi, Trajkovski va dentro e diviene freccia affilata con Falletti sul fronte opposto del consueto 4-2-4 già sciorinato in varie occasioni. Pomini compie un intervento decisivo e da par suo sul sinistro al veleno di Diamanti. Il Livorno sale di tono nella fase centrale della ripresa ed il Palermo fatica a trovare il bandolo della matassa. Stellone cerca nuova linfa in mezzo al campo: dentro Murawski per Haas. I toscani protestano per un presunto tocco di mano di Moreo sugli sviluppi di una punizione, quindi Pomini compie un triplo miracolo su una deviazione aerea sotto misura, murando stoicamente su un nugolo di avversari e risolvendo una mischia furibonda. La partita si accende e le due squadre si allungano: Moreo, splendida torsione aerea su cross di Rispoli, chiama alla prodezza Mazzoni, Raicevic spara a lato da pochi metri solo davanti a Pomini.  Stellone gioca la carta Embalo per un esausto Moreo. Jajalo sfiora il palo con una rasoiata mancina dal limite. 

Il forcing finale degli uomini di Stellone non sortisce stavolta il guizzo vincente. Il Livorno strappa un punto prezioso al "Barbera" e frena la marcia della capolista di Roberto Stellone.