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Palermo-Licata, Salerno: “Sagramola e Castagnini hanno creato una rosa fuori categoria. Zamparini…”

L'ex direttore sportivo di Palermo e Licata ha commentato la prossima sfida di campionato tra i due club, esprimendo la sua opinione sulla rinascita dei rosanero

Mediagol52

Un derby dal sapore particolare.

Domenica il Palermo sarà impegnato nella sfida casalinga contro il Licata, valida per l'ottava giornata di Serie D: i rosanero andranno alla ricerca dell'ottava vittoria consecutiva fondamentale per mantenere il distacco dalle inseguitrici e il primo posto in classifica. Chi seguirà con particolare interesse la sfida sarà Nicola Salerno, che nel suo passato da direttore sportivo ha lavorato per entrambi i club: è stato infatti lui l'ultimo a ricoprire quel ruolo ne club rosanero in Serie A.

Nell'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia, Salerno ha parlato della sfida tra i due club, parlando anche di alcune tematiche relative al suo passato da dirigente: "Il Licata iniziò subito la sua discesa, quindi vederlo in queste categorie non è strano, ma il Palermo invece è assurdo che si trovi lì. Per la piazza, per la città e per il blasone della società. Quello che è successo in questi anni è stato veramente incredibile. Avvisaglie già con Zamparini? Sì, perché si vedeva a pelle che la società si trovasse in difficoltà, sin da quando sono arrivato. Non entro nel merito di quanto è accaduto, ma la squadra viveva questa situazione come se ci fosse un punto interrogativo ogni settimana. A quel punto, era veramente difficile riuscire ad invertire la rotta. Dispiace, perché Palermo in Sicilia è un punto di arrivo, una piazza importante. È stato assurdo quanto accaduto, ma che ci fossero grandi problemi lo avevo capito sin da subito. La rinascita del Palermo? La sto seguendo, alla fine forse è meglio che sia andata così. Si riparte da zero e si annulla tutto quello che è successo prima, anche se credo che Zamparini a Palermo abbia comunque fatto il meglio di se stesso. Ha fatto dei campionati straordinari, con squadre impressionanti. Ora credo che Sagramola e Castagnini, persone di grandissime qualità e conoscenze, abbiano costruito un gruppo che non c’entri nulla con questa categoria. Può anzi essere propedeutico alla prossima stagione, facendo i dovuti scongiuri, in Serie C».

"Tutti i campionati sono difficili da vincere" - prosegue Salerno - "non c’è mai nulla di scontato in questo mondo. Penso però che il Palermo possa farcela a tornare tra i professionisti, perché al di là della piazza, c’è una squadra al di sopra della categoria. Credo che riusciranno a risalire, per tornare pian piano lì dove merita di stare. Con questo pubblico e con questa società, non credo sia un problema ritrovare le categorie adeguate per questa piazza. L'anno del Licata in B? In quell’anno i rosa ripartirono dalla serie C-2 e noi eravamo praticamente la prima squadra della Sicilia, facevamo il derby col Messina in Serie B. Un paese contro una grande città. Sono stato contento di aver fatto parte di quella società, ora è decisamente più difficile fare una cavalcata del genere. È stato un miracolo, l’ho vissuto intensamente insieme a tanta gente meravigliosa".