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Palermo, l’ex Prestia: “Vi svelo la ricetta per la B, il nome in C non serve”

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Il difensore palermitano ed ex rosanero, Giuseppe Prestia, ha raggiunto la promozione in B con la sua Alessandria

Un palermitano ha festeggiato la Serie B al termine della stagione 2020/21, si tratta di Giuseppe Prestia che ha raggiunto la cadetteria insieme alla sua Alessandria. L'ex difensore anche del Palermo, nel corso dell'intervista concessa a 'Il Giornale di Sicilia', ha rilasciato le seguenti dichiarazioni. Eccone uno stralcio.

"Inseguo la promozione da quattro anni e finalmente ci sono riuscito, ora penso a fare questo campionato di B con l’Alessandria, qui sto benissimo. È una bella soddisfazione, perché da tanti anni la società ci prova e ha finito spesso con l’amaro in bocca, tra campionati chiusi secondi a parità di punti con la prima o play-off persi, pure in finale. Il presidente da tempo investe e fa squadre al top per andare in Serie B, quest’anno finalmente ci siamo riusciti. Per me è una soddisfazione doppia perché l’ho ottenuta da capitano. Questa è una categoria molto difficile - continua Prestia -, serve programmazione e non pensare di vincere facendo la squadra forte per un anno. Ci vuole un allenatore che conosca bene la categoria, qui il nome da solo non serve. Ci vogliono giocatori che corrano, che si attacchino alla maglia. A volte il nome, in Serie C, serve a poco. Palermo? Bisogna vedere cosa intende fare la proprietà. Sicuramente c’è gente che ha fatto calcio anche a livelli su- periori, come Sagramola e Castagnini. Probabilmente quando hanno preso Boscaglia si aspettavano qualcosa in più, ma la scelta sembrava essere quella giusta...".