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Palermo, indagini della Procura ad una svolta: servono 20 milioni per evitare il fallimento?

Palermo, indagini della Procura ad una svolta: servono 20 milioni per evitare il fallimento?

Secondo le indiscrezioni che filtrano dal palazzo di giustizia urgerebbe un' imminente immissione di liquidità nelle casse del club per scongiurare l'istanza di fallimento.

Mediagol2

Sul terreno di gioco il Palermo di Tedino denota solitamente equilibrio, compattezza e solidità.

I risultati conseguiti dalla compagine rosanero, unitamente alla posizione di classifica, testimoniano quadratura, statura complessiva ed efficienza dell'organico a disposizione del tecnico.

Ben diversa la realtà che trapela oltre i confini del rettangolo verde, segnatamente in seno al club di Maurizio Zamparini sul piano squisitamente gestionale e finanziario.

Al netto delle continue rassicurazioni pubbliche del patron friulano in merito alla solidità amministrativa ed ai bilanci del club, le indiscrezioni che filtrano dagli ambienti giudiziari lasciano tutt'altro che sereni i tifosi i tifosi del Palermo.

Vi abbiamo progressivamente relazionato sull'indagine che la Procura di Palermo sta conducendo dallo scorso aprile sui conti del club rosanero al fine di verificare la legittimità di alcuni esposti e denunce da parte di presunti creditori. Diverse le operazioni in seno agli esercizi di bilancio che gli inquirenti hanno ritenuto meritevoli di approfondimento al fine di appurarne la piena conformità a termini di legge. Allo stato attuale, sono ben sei le ipotesi di reato contestate: appropriazione indebita, riciclaggio, impiego di proventi di provenienza illecita, autoriciclaggio, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e falso in bilancio aggravato dalla transnazionalità”.

Secondo un articolo di approfondimento sul tema pubblicato dal quotidiano "La Repubblica", l'inchiesta sul Palermo calcio è ormai prossima ad una svolta decisiva. La nomina di un presidente tecnico come Giovanni Giammarva, specializzato nell'ottimizzare le risorse di società in crisi al fine di scongiurarne il fallimento, è un indizio inequivocabile in tal senso. Così come la richiesta da parte del club della rimodulazione di contratti ed ingaggi in essere ai propri tesserati, che non ha trovato un accoglimento incondizionato e plebiscitario all'interno dello spogliatoio rosanero.

L'esposizione debitoria pare essere molto più alta di quanto reiteratamente palesato da MaurizioZamparini e servirebbe un'immediata infusione di liquidità per evitare la presentazione di un'istanza di fallimento.

Ecco un estratto dell'approfondimento pubblicato dall'edizione odierna del noto quotidiano generalista: "Proprio nel giorno in cui viene reso noto il nome del nuovo presidente del Palermo, Giovanni Giammarva, si addensano nuove nubi sul destino del club rosanero. Il futuro della società di viale del Fante è appeso a 20 milioni di euro. Denaro da trovare in fretta per salvarsi da quella che in procura hanno ribattezzato “la decisione”. Un provvedimento determinante per il prosieguo dell’indagine che da aprile la procura di Palermo sta portando avanti sui conti della società e sulla gestione degli ultimi anni del patron Maurizio Zamparini.

I sostituti procuratori Andrea Fusco, Dario Scaletta e Francesca Dessì coordinati dall’aggiunto Salvatore De Luca mantengono il più assoluto riserbo, ma dal secondo piano del palazzo di giustizia trapela che una "decisione molto importante verrà presa in tempi brevissimi". Probabilmente entro il mese. L’unica conferma che arriva dalla procura è sulla cifra in ballo: "Venti milioni? Una cifra molto plausibile". Dunque questi soldi servono per scongiurare la “decisione” della procura. L’ipotesi più probabile, che da mesi aleggia sulla società di via del Fante, è che servano a scongiurare il fallimento. Secondo la normativa la procura può presentare istanza di fallimento se la gestione di una società è socialmente pericolosa e nuoce alla collettività. Un comma che non lascia sereno Zamparini da oltre sei mesi, visto che i pm già a maggio avevano aperto un fascicolo di “atti civili” per verificare se ci fossero le condizioni per avanzare al tribunale l’istanza di fallimento della società in seguito a esposti e denunce di creditori. Il club complessivamente avrebbe un’esposizione di 120 milioni di euro e i venti milioni di euro da trovare subito non sarebbero altro che la quota minima per mantenere solvibile la società.

La svolta all’indagine è arrivata quando la società di revisione Price Waterhouse Coopers ha consegnato ai pm e alla Guardia di finanza la relazione su specifiche operazioni finanziarie e sulla sostenibilità dei conti del Palermo. La relazione è il frutto del lavoro sulle carte portate via dalla Finanza il 7 e il 27 luglio dallo stadio dopo che erano stati iscritti nel registro degli indagati Maurizio Zamparini, il figlio Diego Paolo, il presidente del collegio sindacale del club Anastasio Morosi, la segretaria di Zamparini Alessandra Bonometti, Domenico Scarfò, Rossano Ruggeri, il presidente e il consigliere delegato di Alyssa, la società riconducibile a Zamparini che ha acquistato la MePal e il marchio rosa, il belga Luc Braun e il lussemburghese Jean Marie Poos".

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