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Palermo, in quale campionato giocherai l’anno prossimo? Tecnico e ds: la svolta di Zamparini…

Palermo, in quale campionato giocherai l’anno prossimo? Tecnico e ds: la svolta di Zamparini…

I tempi della giustizia sportiva condizionano i piani in vista delle prossima stagione. Il Palermo, in attesa di conoscere l'esito dell'appello presentato alla Corte Federale sul match di Frosinone e la sentenza sulla vicenda Parma, si prepara ad...

Redazione

Il futuro del Palermo è per molti versi un complesso enigma.

Chiuse amaramente e con non poche recriminazioni le vicende di campo, il club rosanero è impegnato alacremente a sostenere ed argomentare le sue tesi in sede di giustizia sportiva.

Da una parte l'appello avverso alla decisione del giudice sportivo di omologare il risultato della finale dei ritorno dei play-off contro il Frosinone, dall'altra l'attesa in qualità di parte attiva, per il pronunciamento del Tribunale Federale in merito ai deferimenti del calciatore del Parma, Emanuele Calaiò, e dello stesso club ducale per la violazione dell'articolo 7 del Nuovo Codice di Giustizia Sportiva.

Martedì la Corte Sportiva di Appello dovrebbe emettere il secondo grado di giudizio in merito al ricorso presentato dal Palermo per gli episodi controversi verificatisi al "Benito Stirpe" e rigettato in prima istanza dal Giudice sportivo.

Più lunghi i tempi per l'affaire sms che coinvolge Calaiò ed il Parma Calcio 1913.

La Procura Federale ha deferito l'ex attaccante di Siena e Napoli con l'accusa pesante di tentato illecito sportivo e, contestualmente, il club emiliano per il principio di responsabilità oggettiva. Il Tribunale Federale dovrebbe emettere il primo verdetto sulla vicenda entro una decina di giorni. Tra appelli e ricorsi in seguito al primo grado di giudizio la vicenda potrebbe protrarsi ben oltre questo lasso di tempo.

Sentenze ancora da scrivere, così come la classifica finale del campionato cadetto che potrebbe subire uno scossone clamoroso e ribaltare la situazione in ottica promozione diretta.

In quale campionato militerà il Palermo nella prossima stagione? Al momento non è dato rispondere con certezza.

Dubbio amletico che rende quantomai complesso conoscere il contesto economico, finanziario e tecnico in cui il club rosanero dovrà dimenarsi nell'immediato futuro.

La conferma della permanenza in serie cadetta implicherebbe, come già palesato senza troppi filtri dal patron, un ulteriore ridimensionamento di costi ed investimenti, la fisiologica cessione dei pezzi pregiati, una politica low cost imperniata sul rientro dei calciatori in prestito e la valorizzazione dei giovani in organico sotto l'ala protettrice di qualche senatore. Il capitolo allenatore pare piuttosto delineato: i rapporti tra Stellone e Zamparini sarebbero logori e tutt'altro che idilliaci e l'avventura del tecnico romano, il quale ha svolto oggettivamente un buon lavoro, in Sicilia sembra essere giunta al capolinea.

Sarebbe ormai ferma intenzione del patron rilanciare la candidatura di Bruno Tedino, allenatore ancora sotto contratto e il cui esonero non ha mai inficiato stima e considerazione dell'imprenditore friulano.

Tedino, perso il riferimento nonché scudiero Fabio Lupo, è naufragato nel girone di ritorno, perdendo bussola e polso della squadra, stritolato da pressioni, infortuni e atti di delegittimazione in serie che hanno originato una disconnessione calcistica sempre più evidente con il gruppo.

Adesso Zamparini vorrebbe concedergli una seconda chance, nella convinzione che possa essere l'ex Pordenone l'uomo giusto per plasmare e motivare una squadra senza l'obbligo di dominare il campionato, incentrata su giovani talenti da forgiare ed assemblare in un contesto tattico conforme alle sue idee.

Sul ruolo di Ds non sembra più esserci alcun dubbio.

Dopo una fitta serie di contatti ed una fase di attenta riflessione, Zamparini e Rino Foschi hanno sciolto ogni riserva. O meglio, il dirigente romagnolo, da subito individuato dal patron come il profilo professionale ideale per gestire al meglio una situazione non semplice, non ha resistito al richiamo del suo grande amore calcistico.

Foschi, artefice dei grandi fasti del ciclo Zamparini tra Serie A da protagonisti e plurime partecipazioni in Europa, tornerà in Sicilia per la terza volta.

Per sua stessa ammissione, due estati fa lasciò per l'impossibilità di espletare le sue mansioni in piena autonomia in virtù dell'ascendente di troppi consiglieri influenti sulle scelte del patron in sede di mercato.

Il dirigente ex Cesena addusse allora motivi di salute alla base dell'addio, salvo poi, per fortuna, smentire a posteriori ogni tipo di problema da quel punto di vista. Grande capacità negoziale, fiuto ed intuito calcistico di assoluto rilievo, buoni uffici nel gotha degli operatori di mercato, Foschi torna a Palermo in un era ben diversa rispetto a quando poteva collezionare futuri campioni e ricche plusvalenze, facendo del club rosa una delle realtà più brillanti del calcio italiano.

Senza paracadute e con i mancati introiti derivanti dalla promozione in A, tra diritti televisivi, sponsor e contributi istituzionali, il ds di turno dovrà compiere miracoli gestionali, o quasi.

Riuscire a capitalizzare al massimo le cessioni dei big che hanno mercato, ridurre drasticamente il monte ingaggi piazzando altrove calciatori giunti a fine ciclo a Palermo sul piano motivazionale, rifondare quasi di sana pianta la squadra rendendola competitiva con un budget estremamente esiguo, far quadrare conti e gestione in un anno che definire complicato è quasi un eufemismo. Impresa non impossibile per un dirigente esperto e qualificato come il buon Rino Foschi, ma certamente ad altissimo coefficiente di difficoltà.

Del team di lavoro di Foschi potrebbe far parte anche l'ex ds rosanero Fabio Lupo. Stimato dallo stesso ex Cesena e dall'ambiente Palermo, il dirigente abruzzese ha dalla sua la fiducia e la considerazione di vari senatori, italiani e non, nello spogliatoio dai quali il Palermo potrebbe ripartire anche in serie cadetta.

Oltre alla sinergia professionale con il tecnico Bruno Tedino, con il quale Lupo ha di fatto costruito di concerto la squadra in grado di chiudere in testa il girone di andata con cinque punti di margine sulle terze, prima di dilapidare la dote, strada facendo, in modo inatteso e rovinoso.

Questo tassello, che necessita ancora del placet di Zamparini, passa inevitabilmente anche dal futuro dell'attuale direttore sportivo in carica, ovvero Aladino Valoti. I suoi mesi nel capoluogo siciliano sembra non abbiano entusiasmato più di tanto il patron, non grandissima empatia con l'ambiente né segni particolarmente tangibili del suo operato.

La sua avventura sembra essere giunta al termine. Tuttavia bisognerà stabilire le modalità del divorzio, passaggio che si preannuncia articolato e non banale, in virtù dei due anni di contratto che legano l'ex ds di Albinoleffe e SudTirol al club di Viale del Fante.

A prescindere da tempi e dinamiche relative al congedo di Valoti, il terzo ritorno di Foschi a Palermo è ormai virtualmente definito. Secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, già nei primi giorni della prossima settimana potrebbe arrivare la fumata bianca seguita dalla relativa ufficialità.